Napoli-Milan è stata solo l’ultima delle tante conferme messe a segno fino a qui da Ignazio Abate. Il terzino milanista ha dato prova di un evidente stato di forma, in grado di renderlo duttile e abile fin nei minuti finali. Vedi Abate e sparisce Insigne, lo stesso ad aver messo a segno 11 gol all’attivo e in grado di cambiare l’inerzia delle partite. L’attaccante napoletano è stato annullato dalla freccia rossonera, praticamente perfetto nelle chiusure e instancabile nelle scorribande offensive.
Il bello e il cattivo tempo di un Milan mostratosi solido sin dalle prime battute, con una difesa sembrata a lunghi tratti impenetrabile ed organizzata. Il terzino campano è stato decisivo nella deviazione che ha portato il primo gol dei partenopei, una lieve sbavatura che non ha permesso a Gianluigi Donnarumma di compiere quello che sarebbe stato a bocca di tutti, un signor miracolo. Testa e piedi sono rimasti concentrati e il piccolo neo non ha portato ulteriori macchie sul proseguo della gara. Higuain è stato limitato con diverse diagonali e scivolate decisive, le propensioni sulla sinistra hanno fatto letteralmente venire il mal di testa ad un certo Hysaj, una delle tante rivelazione di questo Napoli targato Sarri.
E dopo il gol di Frosinone, il numero 20 ha scansato ulteriormente gli eventuali dubbi che lo vedrebbero ora molto più vicino nel giro della Nazionale. Con davanti i vari Darmian e Florenzi servirà un filotto di partite positive da qui fino al termine della stagione, mentre con De Sciglio il discorso potrebbe essere diverso. Il ct dell’Italia continua a considerarlo uno degli intoccabili mentre Mihajlovic non sembra voler sacrificare il campano per il numero 2. Lo stesso terzino lanciato da Leonardo, confermato da Max Allegri,accantonato da Seedorf, rimesso in piedi da Inzaghi e ora cresciuto a dismisura col tecnico serbo. Caviglia a parte, il secondo capitano del Milan, dimostra di avere testa e qualità per portare avanti una fascia rimasta, per troppo a lungo, senza padrone.