Dai fischi agli applausi, le sliding doors di Honda e Montolivo

Tra le note più positive della gara interna vinta ieri pomeriggio, contro il Genoa, figurano Riccardo Montolivo e Keisuke Honda. Questi ultimi hanno infatti offerto una prestazione convincente, hanno permesso al Milan di impossessarsi della linea mediana e della catena di destra, hanno proposto giocate efficaci e decisive, hanno svolto bene le due fasi e hanno impresso appieno la loro griffe sull’incontro. Proprio così.

Mentre il capitano rossonero ha messo in circolo esperienza e senso del gioco, ha recuperato un buon numero di palloni, ha contrastato con regolarità e cognizione di causa, ha protetto a dovere la retroguardia e si è fatto valere anche in fase di impostazione, il fantasista giapponese ha corso a più non posso, ha ripiegato con costanza, si è impadronito della corsia di competenza, si è mosso con intelligenza, ha messo in circolo fosforo e personalità e ha trovato un gol a dir poco fondamentale. Insomma, dopo una prima parte di campionato nel complesso deludente, Montolivo e Honda si stanno riscattando, hanno ricominciato a esprimersi su buoni standard e, per il momento, sono riusciti a trasformare i fischi di inizio stagione in applausi.

Riusciranno Riccardo e Keisuke a proseguire su questa strada, offrendo con continuità prestazioni all’altezza della situazione, o le buone prove fornite in questo inizio di 2016 rappresenteranno un semplice fuoco di paglia? Al campo, la sentenza.

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