Le colpe (non solo) di Balotelli e il rischio flop. Ma la società ci crede

Delle piccole colpe sulla polemica Balotelli post-Genoa ce le ha anche Mihajlovic. Non tanto per la reazione magari esagerata ma comprensibile, quanto perché se si vuole difendere una vittoria e chiamare in causa giocatori generosi e vogliosi quel cambio non ha molto senso. Era un rischio prevedibile nonché mossa rischiosa nel finale di gara per difendere il vantaggio e sperare nel guizzo.

Mario ci ha messo molto del suo: ingresso in campo insufficiente, assente nella fase di pressing e pure acciaccato dopo una botta presa nel recupero. Atteggiamento sbagliato, come la mini-prestazione. Il serbo si è davvero imbestialito al 94esimo, seriamente intenzionato ad andare a rimproverarlo dal vivo sull’erba di San Siro, ricorda oggi La Gazzetta dello Sport, certificando il periodo negativo del ragazzo. Nelle dichiarazioni l’allenatore ha chiaramente fatto capire di poter fare a meno di lui e ad oggi sembra complicato che l’attaccante riesca a tornare in cima alle gerarchie, come invece successo prima del lungo infortunio. La condizione fisica non soddisfa né lo supporta, da recuperare presto se non vorrà divorziare ancora dai rossoneri solo poco dopo metà stagione.

La società, comunque, non ha intenzione di scaricarlo immediatamente e vuole sperare in un rilancio, stimolandolo a guadagnarsi una conferma e una rivalsa migliore. Galliani domenica mezzogiorno lo avevo elogiato (“Il suo comportamento di Mario è encomiabile, da dieci. Lui è sempre nel nostro cuore e credo possa tornare a far bene”): la promozione però passa dal campo e da un rendimento deludente. Il Milan è disposto ad aspettarlo ancora, il Liverpool è costretto: ma Balo cosa fa?

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