Gasperini: “Il Milan è in crescita, ma dobbiamo cercare di batterlo”

Queste le dichiarazioni rilasciate, nel corso della conferenza stampa precedente Milan-Genoa, da Gian Piero Gasperini: “Il Milan è una squadra in crescita rispetto al girone di andata, in cui era più altalenante. Adesso credo che Mihajlovic e tutto il Milan abbiano fatto un buon lavoro. Ha cambiato molto, si è affidato a molti elementi italiani e questo mi piace molto. Non è mai semplice, a Milano, risalire da situazioni delicate e vuol dire che hai anche valori morali importanti. Speriamo di continuare a battere il Milan. Adesso ne abbiamo bisogno più che mai. In questi anni, abbiamo vinto un po’ contro tutte le grandi. Con queste squadre, il conto è in negativo, ma, quando vinci, vale tantissimo. Cerci? Penso che conti molto avere continuità di prestazioni, più che di allenamenti. Il mercato di gennaio è difficile, perchè è tutto molto ravvicinato. Non possiamo prescindere dalla condizione di un giocatore e lavoriamo per fare stare tutti il meglio possibile. Gli ex genoani ora al Milan? Gli aggettivi si sprecano. Sono molto affezionato a loro, ma per quello che hanno trasmesso al gruppo e all’ambiente. Soprattutto, Kucka, Bertolacci e Antonelli, che sono stati tanto con noi: sono giocatori di spessore e di mentalità, che tutti vorrebbero avere. Niang è stato qua sei mesi. Non è arrivato con molti elogi, ma ho trovato un ragazzo che aveva voglia di mettersi a disposizione. Munoz? E’ convocato, ma vedremo. Non giocherà dall’inizio: arriva da una settimana difficile. Lo portiamo in ritiro sperando che domani stia meglio. Però ha ancora dolore. I nuovi acquisti? Si tratta, per loro, di una bella prova. Questa è la Serie A: ti capita di giocare a San Siro e se non è San Siro è lo Juventus Stadium, l’Olimpico o il San Paolo. Dobbiamo fare una partita notevole sotto l’aspetto atletico e tecnico. Contro queste squadre devi giocare molto bene per metterli in difficoltà. Tutti conoscono le caratteristiche di Matavz: è arrivato in condizioni non brillantissime, come spesso capita a chi è fermo da tempo, ma il compito è farli allenare e farli giocare il prima possibile. Le voci sul mio futuro? Sono situazioni che non centrano con la squadra“.

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