Come se fosse sempre derby

Un trionfo che non ha bisogno di tante parole. Quando vinci il derby 3-0, quando vinci un derby in questo modo alla fine puoi solo saltare dall’entusiasmo. Una gara che vale sempre tre punti ma che non potrĂ  mai essere uguale alle altre, esaltante quando vinci, deprimente quando ne esci sconfitto. Era dal maggio 2014 che i rossoneri non facevano bottino pieno in una stracittadina: in panchina c’era Seedorf e la testata decisiva fu di Nigel De jong, guerriero che ha risolto consensualmente il contratto in queste ore. Sembrano passati secoli, il tifoso milanista, sempre costretto a soffocare la gioia nelle ultime sfide contro i cugini, ieri è potuto tornare a urlare tutto il suo amore per questi colori.

Una prova di orgoglio, di compattezza, la squadra ancora una volta ha dimostrato di essere con Mihajlovic: anche nei momenti piĂ¹ difficili della stagione non si è mai scomposta e l’esultanza di tutta la panchina ad ogni gol è la dimostrazione di una fortissima unitĂ . Il gruppo sta remando nella stessa direzione, l’obiettivo è l’Europa League ma viste le difficoltĂ  di Fiorentina, Inter e Roma ora sussurrare, a bassissima voce, la parola Champions non è piĂ¹ utopia. Trascinata dai suoi leader tecnici, Bacca e Bonaventura, dai suoi baby prodigi, Donnarumma e Romagnoli e dai protagonisti che non ti aspetti ma che ormai sono una certezza come Alex e Kucka, questa squadra puĂ² iniziare a sognare qualcosa di piĂ¹ di un sesto posto. Per farlo la sbornia post derby deve essere subito dimenticata, fra due giorni nell’infrasettimanale il Milan affronterĂ  il Palermo, in un campo storicamente ostico per i colori rossoneri.

Dare continuitĂ  adesso è l’obiettivo, in questi mesi il Diavolo si è sempre fermato quando doveva salire lo scalino decisivo, è successo a novembre, dopo tre vittorie di fila quando poi arrivĂ² il pari casalingo contro l’Atalanta e la scorsa giornata quando al Castellani contro l’Empoli è arrivato solo un 2-2 dopo la bellissima vittoria sulla Fiorentina. Con lo spirito proletario di Hateley e la fame di chi vuole tornare a scrivere pagine importanti bisognerĂ  affrontare i prossimi mesi della stagione, i piĂ¹ delicati e quelli decisivi. Come se fossero tutti derby.

Impostazioni privacy