Sinisa e i perché di una conferma difficile, nonostante il derby

Il momento è di quelli decisivi della stagione, l’euforia del derby non deve distrarre dalla gara di stasera a Palermo perchè un passo falso contro i rosanero renderebbe praticamente quasi nulla la vittoria sull’Inter di pochi giorni fa. Per rimanere attaccati al sogno Champions serve continuità nei risultati: lo sa bene anche Sinisa Mihajlovic che nonostante un inizio di girone di ritorno più che buono e una finale di Coppa Italia ipotecata non è per niente sicuro di una riconferma.

Anzi, le parole di Berlusconi dopo il derby, “gli allenatori dipendono dai risultati” hanno solo confermato una realtà che in molti ipotizzano da qualche settimana e cioè che a meno di un clamoroso finale, terzo posto e vittoria della coppa nazionale, l’anno prossimo ci sarà un volto nuovo sulla panchina rossonera. Un indizio che rema in questa direzione è stato anche il mercato di gennaio, o per meglio dire il non-mercato. Dopo il grande investimento estivo la società ha voluto mandare un messaggio silenzioso al tecnico serbo, non andando a rinforzare una rosa, ritenuta dai piani alti già molto competitiva. Sono usciti giocatori defilati dal progetto tecnico come Suso, Cerci, De Jong (difficile oggi comprendere il rinnovo triennale in estate) ed El Shaarawy, sono rimasti stipendi importanti ma che difficilmente troveranno spazio da qui in avanti come Mexes e Diego Lopez e di fatto l’unico acquisto è stato Boateng, preso più per opportunità che per necessità e ancora lontano dalla forma migliore. Il tanto agognato regista o un esterno di centrocampo non sono arrivati e si sa che non accontentare le richieste del mister sul mercato è uno dei primi segnali di un divorzio imminente.

L’ex Samp non si è scomposto, andrà avanti per la sua strada come fatto fino adesso, anche perché la squadra è tutta dalla sua parte. Certo, magari avrebbe apprezzato un appoggio societario e qualche sforzo economico per arrivare a un miglioramento tecnico. Come sempre il campo avrà l’ultima e insindacabile parola, se dovessero arrivare risultati importanti e impensabili fino a poche giornate fa, allora non si potrà più far finta di niente e uscire allo scoperto: gennaio è stato un mese contraddittorio, fatto di grandi vittorie da una parte e immobilismo sul mercato dall’altra. La decisione sembra già presa, a meno che a maggio non si riesca a salire sul podio….

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