Montolivo: “Derby speciale, come il 2-0 al Barça. Empatia totale con Mihajlovic. A Palermo serve la conferma. Kucka unico”

Queste le dichiarazioni rilasciate, a Milan Channel, da Riccardo Montolivo: “E’ stato un lunedì felice. Ieri sera è stata una serata speciale per tutti i tifosi milanisti e per tutti noi, una serata che forse mancava da tanto, troppo tempo. Da domani testa al Palermo e non all’Europa. La festa è finita ieri sera, ora, testa alla prossima. Il derby è una partita speciale, è la partita più bella dell’anno. Noi giocatori la sentiamo più di qualunque altra partita. Anche il due a zero al Barcellona, in casa, era stato magico, ma ieri c’è stata dentro la rivincita per il derby d’andata. Però, non basta: troppe volte, in questa stagione, siamo mancati in continuità, perciò, la partita di mercoledì diventa fondamentale. Ieri sera, comunque, ci credevamo.  Prima della partita, percepivo una grande atmosfera positiva. Nei primi venti minuti, i nerazzurri si sono resi molto pericolosi, ma poi abbiamo preso le misure e abbiamo fatto una grande partita. Cos’è cambiato, rispetto alla partita con l’Alessandria?E’ difficile da dire, martedì è stata una partita completamente diversa. Hanno giocato giocatori che hanno pochi minuti nelle gambe e non era facile. Probabilmente pensavamo che la partita fosse più facile di quello che è stato. Ieri sera la differenza l’ha fatta la testa e la concentrazione che abbiamo messo in campo. Il 4-4-2, in questo momento, ci sta dando certezze. Credo che questa squadra possa giocare anche con il 4-3-3, però in questo momento stiamo interpretando nel miglior modo il 4-4-2. Per le caratteristiche che ho, non sono un giocatore che può giocare da solo. Io sono un giocatore che ha bisogno della coralità per poter esaltare le mie caratteristiche, un po’ come tutti i registi. Se la squadra gira anche io ne traggo beneficio. C’è un’empatia totale, con Mihajlovic, sotto tutti i  punti di vista. Probabilmente le difficoltà hanno cementificato ancora di più questi rapporti. Credo che, anche nelle partite più brutte e nei momenti più difficili, abbiamo sempre avuto lo spirito giusto. Queste vittorie fanno aumentare l’autostima e la fiducia nei nostri mezzi. Avevamo bisogno di una serata così e spero che ce ne siano tante altre da qui in avanti. Un San Siro come quello di ieri sera ci fa tirar fuori qualcosa in più al di là dell’avversario, ti viene da dare più del cento per cento. Però, sappiamo che dipende anche da noi e i risultati in questo senso sono fondamentali. Sono sicuro che se dovessimo fare una bella vittoria a Palermo, i nostri tifosi risponderebbero presenti nella partita successiva”.

E ancora: “Non dobbiamo porci limiti, dobbiamo avere l’obiettivo bene in testa e pensare di partita in partita. Dobbiamo mettere in campo ogni domenica quello che abbiamo messo in campo quello che abbiamo dato ieri e con la Fiorentina. Non possiamo permetterci più passi falsi. Io credo molto nel nostro gruppo e nei miei compagni. Ho tanta fiducia e spero che riusciremo a dare continuità, che ci è mancata nella prima parte di stagione. La Nazionale? Credo che Conte stia molto attento alle qualità umane di un calciatore. Ovviamente spero di far parte della Nazionale anche in futuro. E’ tanti anni che faccio questo mestiere, so come venir fuori dalle critiche e dalle difficoltà, l’unico modo che ho è quello di lavorare e dare il massimo, cosa che ho sempre fatto. Il gol mi manca, spero di segnare presto, devo essere sincero. Però, io devo cercare di dare equilibrio, quindi poi la porta è lontana e al tiro arrivo difficilmente. C’è chi fa i gol e chi deve pensare ad altro. Sicuramente allenarsi una decina di giorni a Milanello fa tanto. Già da quest’estate stiamo lavorando molto bene, non mi concentrerei solo su quella settimana di lavoro. Lo staff di Mihajlovic sta facendo molto bene e la condizione fisica della squadra sia un aspetto positivo: è uno staff numeroso e complementare. Ognuno ha un ruolo ben preciso, sono molto preparati. Rispetto a quando avevo avuto Mihajlovic a Firenze è migliorato molto e lo staff con lui. In generale, rispetto agli ultimi due anni, siamo migliorati molto nelle palle inattive sia a favore che contro ed è sicuramente un merito dello staff. L’Inter è molto brava sulle palle inattive. Il gol di Alex è stato preparato. Abbiamo scardinato la loro difesa a zona muovendo il pallone. Io ci ho sempre creduto, sia nei momenti buoni che in quelli difficili. Detto questo siamo sesti in classifica, ma dobbiamo andare a Palermo con grande rabbia”.

Infine, su Kucka e De Jong: “Juraj è un giocatore che ha caratteristiche uniche, nel nostro centrocampo: può spezzare la partita con il suo cambio di passo. Ieri sera ha fatto un paio di percussioni che hanno rotto gli equilibri e in cui per poco non riuscivamo a far gol. E’ un bravissimo ragazzo e disponibile, non fa mai polemica anche se non ha giocato per 2-3 partite. E’ un giocatore affidabile. De Jong è stato un grande compagno, in questi anni non facili per il Milan. E’ un grandissimo professionista che ha sempre dato tutto. Dispiace, ma è una decisione comprensibile e anche i tifosi milanisti penso possano capire il suo stato d’animo. Dobbiamo tutti dirgli grazie“.

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