Abbiati: “Sono stufo di vedere compagni che rispondono all’allenatore”. Le sue parole a MC, Sky e Premium

Queste le parole rilasciate da Christian Abbiati al termine di Chievo-Milan:

mihajlovic abbiati milan-fiorentina (spaziomilan)

MEDIASET PREMIUM
“La squadra, oggi, ha avuto un atteggiamento inaccettabile all’inizio. Non ho parole per la prima mezz’ora, dovevamo scendere in campo con molta piĆ¹ fame. Non parlo dei singoli, ma sono stufo di vedere compagni che rispondono all’allenatore”.

MILAN CHANNEL
“Mi dispiace per Gigi, ma ho saputo che sta bene e domani riprenderĆ  gli allenamenti con noi. Oggi avevamo preparato la partita in un modo e poi durante il riscaldamento abbiamo dovuto cambiare tutto, ma sono cose che succedono nel calcio. Abbiamo fatto un secondo tempo migliore del primo, perĆ² io aggiungo anche la partita con il Sassuolo…cosƬ non va bene. Se eravamo contenti per quel filotto di punti consecutivi, ĆØ anche vero che ĆØ il minimo che devi fare quando sei il Milan. Ora quindi non va bene, il campionato ĆØ ancora lungo, con questa partita ne mancavano 10. Bisogna avere degli obiettivi, la squadra stava bene, quindi queste ultime due gare non mi stanno bene, non mi vanno giĆ¹. Bisogna migliorare da subito l’atteggiamento, non puoi nei primi venti minuti della gara subire cosƬ tanto la squadra avversaria. Siamo il Milan, io lo dico sempre ai miei compagni nuovi: non siete arrivati, da qui si parte. Bisogna alzare la concentrazione”.

SKY SPORT
“Il primo tempo ĆØ quasi inspiegabile, un po’ come la ripresa contro il Sassuolo.Ā Queste ultime sono situazioniĀ che non mi spiego: arrivavamo da ottime prestazioni. Bisogna reagire perchĆ© ĆØ vero che abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia, maĀ la sfida contro la Juve andrĆ  in scena il ventuno diĀ maggio. Dobbiamo raggiungere piĆ¹ squadre possibili davanti a noi. Per due mesi, abbiamo fatto veramente bene, sono qeuste due ultime prestazioni che non capisco. Non vorrei ciĀ fosse stato un rilassamento: questo, al Milan, non deve accadere. Bisogna capire il perchĆ© del calo: non deve piĆ¹ succedere. Siamo al Milan, veniamo da due stagioni disastrose, quindi, non possiamo permettercelo. Non credo che i miei compagni si accontentino del sesto posto: non ci voglio credere. CosƬ non va bene, domenica, sicuramente, ci sarĆ Ā un altro atteggiamento: ĆØ la cosa primaria. Le mie parate? Ho il bastone nascosto che mi tiene in piede. Cerco di dare sempre il massimo, ho saputo che Gigio sta bene, l’importante ĆØ questo”.

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