Miha in bilico: l’Atalanta è già delicata per rimanere

Il pareggio contro la Lazio ha lasciato l’ennesimo amaro in bocca di questa tormentata stagione rossonera. Sul banco degli imputati c’è sempre Sinisa Mihajlovic, che si porta dietro un rapporto mai decollato con Silvio Berlusconi. Le tre partite senza vittorie, la decima giornata di fila in cui i rossoneri sono fermi al sesto posto e un gioco che non piace al numero 1 del Milan hanno fatto il resto.

In questo senso appare decisiva la prossima partita dopo la sosta, a Bergamo contro l’Atalanta. Gli uomini di Reja sono tornati a vincere nell’ultima giornata dopo ben 14 partite senza i 3 punti: sicuramente non sarà una trasferta agevole ma diventa una gara da vincere. Per assestare la panchina e perché nonostante tutto i nerazzurri tecnicamente sono inferiori al Milan. E anche perché se non si dovessero conquistare i tre punti il serbo si potrebbe giocare la permanenza contro il peggior avversario possibile, la Juventus. L’addio a fine stagione sembra molto probabile, anche in seguito alle parole di Berlusconi ieri a Rtl 102.5 in cui si è detto insoddisfatto del gioco della squadra, ma un esonero a poche giornate dalla fine non appare la miglior soluzione. Soprattutto perché c’è una finale di Coppa Italia da conquistare, sempre contro i bianconeri. I continui ‘vedremo’ e i classici’ valuteremo fine stagione’ fanno presagire una conclusione certa dell’avventura rossonera dell’allenatore.

Una vittoria  e un trofeo conquistato potrebbero ribaltare tutto anche se potrebbe non bastare neanche questo. L’ennesima rivoluzione, l’ennesima partenza da zero è pronta a casa Milan. Da un mese la squadra non vince e senza risultati si potrebbe anticipare tutto di un paio di mesi: due settimane per preparare al meglio la prossima gara, ancora una volta decisiva. Otto settimane per decidere il sostituto di Miha. Il countdown è appena cominciato.

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