Milan, panchine e allenatori: il futuro di Mihajlovic si legherebbe a quello di Sousa

Un gioco delle sedie per grandi. La musica si ferma, il campionato finisce e qualcuno si trova senza una panchina, a guardare chi è riuscito a sedersi al suo posto. Sembra questo il quadro della Serie A e dei suoi allenatori. Si parte da Paulo Sousa e dalla Fiorentina, con il tecnico portoghese in attesa di scoprire il voto finale degli esami prima di sapere se proseguirà il cammino con la Viola. La squadra è in lotta per il terzo posto, con soli 5 punti di distacco dalla Roma e a pari con l’Inter. Se però l’obiettivo Champions sfumasse cosa accadrebbe?

mihajlovic 2 milan-genoa (spaziomilan)

Difficile prevedere l’esatta reazione a catena e le conseguenze per la panchina rossonera e per Sinisa Mihajlovic. Sousa infatti non rientrerebbe nella lista dei candidati del Milan, ma con il suo posto vacante si potrebbe impegnare uno dei tecnici che piace a Silvio Berlusconi: Eusebio Di Francesco, che alla guida dei neroverdi sta conquistando le attenzioni di molti club. Scenario diverso invece nel caso in cui Sousa lasciasse la Fiorentina, ma al suo posto arrivasse Pioli, che con la Lazio non riesce a ottenere i risultati sperati, ultimo la bruciante uscita dall’Europa con la sconfitta all’Olimpico di ieri sera. Di Francesco vedrebbe quindi diminuite le offerte e il Milan potrebbe imporsi per averlo, sempre che Squinzi sia disposto a lasciarlo andare.

Il futuro di Mihajlovic, a differenza di quello dei suoi colleghi, sembra tuttavia non essere più legato ai traguardi. Anche se il tecnico serbo dovesse vincere la Coppa Italia o riuscisse a tenere a bada il Sassuolo, diretto inseguitore del sesto posto e della porta per l’Europa League, in casa Milan pare prevalere la voglia di cambiamento.

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