Brocchi appeso alla Coppa Italia. Con Lippi sullo sfondo

Cristian Brocchi non è soddisfatto del Milan. La squadra vista a Verona è certamente lontana dalle idee che l’allenatore ha in testa e lo dimostra il linguaggio del corpo con cui il tecnico si è espresso durante l’ultima partita: faccia sconsolata, cenni di dissenso con la testa, agitazione, rabbia quando i giocatori non avanzano.

Brocchi MilanelloC’è il tempo dalla parte di Brocchi, in quindici giorni non si possono pretendere cambiamenti radicali e fino al 21 maggio l’allenatore non si tocca. Dal 22 maggio la società farà le sue valutazioni. Sono comunque venticinque i giorni che separano il Milan dalla finale di Coppa Italia. Come scrive La Gazzetta dello Sport, anche se il finale di campionato dovesse essere pessimo, il tecnico rimarrà al suo posto fino a quella data. Dalla società arrivano sempre attestati di fiducia verso l’allenatore e i giocatori: le idee calcistiche di Brocchi sono condivise dalla sezione sportiva di via Aldo Rossi, così come non è mai mancata la fiducia nell’organico a disposizione del tecnico; il Milan non è certo inferiore a Carpi e Verona eppure contro queste squadre sono stati raccolti tre miseri punti su dodici a disposizione. L’esonero di Mihajlovic doveva servire a responsabilizzare il gruppo e a dargli una scossa.

 “Caro Babbo Natale, cosa vuoi che ti chieda per il prossimo anno? Vorrei Antonio Conte in panchina al posto di quel testone di Mihajlovic. Vorrei vedere i soldi di Mr. Bee sul tavolo, quelli veri. Vorrei che Galliani andasse più d’accordo con mia figlia Barbara. E vorrei vincere almeno la Coppa Italia, visto che la strada per arrivarci è la più facile che potesse capitarci. Non ti chiedo una mano per acquistare nuovi giocatori, perché non ho più voglia di spendere…”. Silvio Berlusconi

Sicuramente nella testa di Brocchi c’è la convinzione di arrivare alla sfida di Roma del 21 maggio con una base di gioco solida e ci lavorerà in questi giorni. Sul suo futuro non c’è assolutamente nulla di deciso: se Berlusconi dovesse vendere la società ai cinesi allora saranno i nuovi proprietari a scegliere la prossima guida tecnica, se invece Brocchi dovesse vincere la finale ecco che la sua riconferma sarebbe l’ipotesi più naturale. In caso di sconfitta a Roma, Berlusconi farà la scelta tra Lippi, Montella e Paulo Sousa. Il primo aveva già l’approvazione presidenziale e sarebbe una scelta in controtendenza rispetto alle ultime, gli altri due rischiano di essere catalogati come ennesime scommesse.

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