SM RELIVE/ Galliani: “Esonero Miha per il bene del Milan. La conferma di Brocchi dipende dal gioco. Sono in formissima”

Dal nostro inviato a Milanello, Christian Pradelli

Berlusconi assente (ingiustificato), allora toccherà solo ad Adriano Galliani sedersi al fianco di Cristian Brocchi nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione ufficiale come nuovo allenatore del Milan. Queste le dichiarazioni dell’AD rossonero.

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Sulla scara serenità dello spogliatoio con Sinisa: “Dopo 30 anni riuscirò a captare l’atmosfera dello spogliatoio. Mai percepita questa cosa. Frase falsa e ingenerosa, chi l’ha detto (Melissa Satta, ndr) ha detto una sciocchezza“.

Sulle squadre B in Italia: “In tutti questi anni di calcio non sono mai riuscito a fare un campionato Under 21, il salto in prima squadra è troppo alto. Secondo me per fare crescere il calcio italiano serve una cosa di questo tipo. Il campionato di Primavera dovrebbe essere diviso tra Serie A e Serie B, non è possibile che il Milan non riesca mai ad incontrare durante l’anno squadre come Juve, Roma e Lazio. Se ci fosse un campionato Under 21 ci terremo i giocatori del ’96 e del ’97 e poi sarebbero più pronti per il salto in prima squadra. Stiamo cercando di rinforzare il progetto Milan talenti, dal 1° luglio partirà il progetto Milan Gold sotto la responsabilità diretta di Milan Lab: abbiamo identificato 15 giocatori del settore giovanile che potrebbero avere la possibilità di arrivare in prima squadra. Stiamo lavorando molto su questo aspetto“.

Sugli errori della sua gestione: “Tantissimi. Difficile giudicare se stessi, ma sono un appassionato di calcio e da esperto ma le vittorie sono la somma algebrica di meriti di società, tecnico e giocatori. Difficile pesare più uno dell’altro. Ci sono sbagli e cose ben fatte, ma l’arco temporale di valutazione deve essere più lungo“.

Se rimarrà ancora lungo al Milan: “I manager vengono nominati dagli azionisti. Io mi sento benissimo e in forma. Non so rispondere, lavorerò sempre con massimo impegno e determinazione. Ma rimanere ancora a lungo o meno non dipende da me“.

Sui tanti esoneri e il passato: “Sono nel calcio da una vita, i risultati arrivano o meno dall’insieme di società, tecnico e giocatori. Le colpe sono di tutte e 3 le componenti, come sono da condividere i meriti dei successi del passato. Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo fatto male, ma sembra che stiamo facendo male da mille anni… Siamo l’unica squadra che di recente ha vinto lo scudetto a parte la Juve. Crediamo di avere una buona rosa, in campionato stiamo facendo leggermente meglio dell’anno scorso e siamo in finale di Coppa Italia. Siamo la squadra che ha fatto più finali di Champions League, dal 1992 ad oggi. Critiche un filino ingenerose da parte della gente“.

Sulla prossima stagione: “Parlare di mercato e di anno prossimo è prematuro. Siamo qui con Brocchi e sappiamo come giocava la sua Primavera. Il nostro credo è quello di andare avanti con Cristian e il calcio espresso fino adesso. Speriamo di proseguire insieme il più a lungo possibile. Ogni campagna acquisti è condivisa fra società e allenatore, sarà così anche nel 2016“.

Sulla possibile cessione del club ai cinesi: “La domanda va fatta a Fininvest, alla proprietà. Con Berlusconi parliamo solo di Milan“.

Sulla conferma di Brocchi: “Obiettivi? Il gioco, sarà determinante ancora più determinante dei risultati. Berlusconi ci tiene da sempre, rimane più deluso quando si gioca male di quando si perde. Poi dal gioco spesso arrivano le vittorie“.

Sulla rivolta dei tifosi: “Dispiace che le scelte che vengono fatte dalla società, convinti di fare il bene della società, non vengano condivise dai tifosi. Abbiamo il dovere di prendere le decisioni per il bene del Milan. L’importante non è la condivisione iniziale ma i risultati: contano solo quelli e sarà tutto perfetto. Decisione non popolarissima, ma secondo noi corretta se no non l’avremmo fatta“.

Sulla confusione in società: “Di Francesco non è mai stato contattato, nel caso vedremo a fine stagione. Caos? Inutile tornarci, la gestione sportiva è sotto la direzione di Berlusconi e mia e abbiamo conquistati grandi successi e poche delusioni. Le cose non sono cambiate. Brocchi sta facendo bene, abbiamo scelto un percorso simile a quello della Lazio. Mi auguro che Cristian abbia la stessa fortuna e vinca con la Sampdoria“.

Sul perché dell’addio di Mihajlovic: “Cerco di guardare al futuro e poco al passato. Ci sono stati diversi colloqui con il presidente prima di cambiare allenatore. Non è stata presa in considerazione la sconfitta con la Juve ma il momento negativo in generale. Fino al Sassuolo stavamo marciando bene, poi però sono arrivate 5 gare negative che sono finite sotto processo“.

– Sulla posizione di Brocchi: “Tutti noi speriamo e ci auguriamo che Brocchi rimarrà in Prima squadra anche l’anno prossimo, ma se non succederà rimarrà nei quadri rossoneri. In Primavera. E’ in scadenza ma non ci nascondiamo: Brocchi ha fatto un grande lavoro a livello giovanile“.

Sul perché del cambio di allenatore: “E’ stato un passaggio sul quale ci siamo confronti io e il presidente Berlusconi, ognuno dice la sua e alla fine arriviamo ad una decisione comune. La società è una sola, andiamo tutti dalla stessa parte, con il presidente c’è dialettica ma quando prendiamo una decisione è condivisa. Abbiamo individuato in Mihajlovic una scossa, capace di migliorare il gioco. Sinisa ha fatto un buon lavoro e buoni risultati: siamo in finale di Coppa Italia e sesti in campionato. Ma serviva qualcosa di diverso“.

Galliani presenta Brocchi: “Lo conoscete da molti anni, ma adesso è il nuovo allenatore della Prima squadra. Le domande vanno fatte a lui“.

14.05 – Inizia la conferenza.

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