Galliani vota Berlusconi: “Sì al progetto giovani e italiani. Nessuna big come noi. Ibra? Ingaggio non più sostenibile”

Berlusconi Barbara Galliani MilanelloProgetto giovani. E italiani. La volontà di aprire questo nuovo ciclo – sinonimo comunque di pochi soldi – è di Silvio Berlusconi, che in società ha già il primo grande alleato, Adriano Galliani, il quale è stato intervistato dal Corriere della Sera applaudendo l’idea: “Quello del Milan di giovani e italiani è il progetto che intriga di più anche me, per un dirigente non c’è gioia più grande che portare un suo ragazzo in Prima squadra e magari vederlo arrivare in Nazionale“.

Un vanto, un rischio, di certo non solo una magra consolazione perché il Diavolo ci crede fortemente e va avanti nel suo percorso già avviato da tempo, consapevole di essere sulla buona strada: “Ora abbiamo 37 giocatori del nostro settore giovanile che vestono le maglie delle varie Under – ricorda l’AD – e 6 della Prima squadra provengono dal vivaio: Donnarumma, Abate, De Sciglio, Calabria, Antonelli e ora Locatelli. Nessuna big ne ha altrettanti“.

Tutto bello, ma forse non basta. O meglio: i tifosi hanno bisogno di sognare, vogliono il grande nome. Quello che alla fine ti permette di vincere più facilmente e velocemente, senza aspettare del tempo che nemmeno c’è dopo anni di delusioni. Ibra per esempio, il nome perfetto ma impossibile: “I vari Ibrahimovic hanno ingaggi tali da non essere più sostenibili dai nostri club. La verità è che la Serie A una volta era un campionato di arrivo, ora è diventato un campionato di transito“.

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