Gazzetta, Prandelli: “Brocchi è pronto per il Milan. Ha le idee giuste per giocare bene”

Se Cristian Brocchi oggi fa l’allenatore, gran parte del merito è di Cesare Prandelli. Il suo ex tecnico racconta Brocchi in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. I due si conobbero quando Cristian aveva 22 anni e Cesare fu capace di trasmettergli il gusto del gioco, della bellezza che aiuta a vincere, come predica Berlusconi e sulla quale lo stesso Brocchi vuole incentrare la sua carriera da allenatore.

Brocchi_2Il primo incontro con Brocchi?Portai Brocchi al Verona dal Lumezzane, dove faceva la mezzapunta ma capii che sarebbe stato in grado di ricoprire altri ruoli. Vincemmo il campionato in Serie B e disputammo anche una buona stagione in Serie A; ci ritrovammo anni dopo a Firenze. Brocchi ha sempre avuto la capacità di interpretare bene ruoli che potevano non sembrare adatti a lui, da tornante a Verona o davanti alla difesa a Firenze, passando per altri tre o quattro altri ruoli in carriera, sempre con disponibilità e attenzione. Ha anche una spiccata personalità che gli consente di essere importante nello spogliatoio. Legge le situazioni di gioco come pochi, può essere un predestinato della panchina“.

Sapeva che sarebbe diventato allenatore?Tutti possono diventare allenatori con passione, umiltà e sopportazione. Cristian durante le discussioni tattiche e di strategia non era uno passivo, ma era curioso, coinvolto e approfondiva“.

L’ultima volta che vi siete sentiti?Ci siamo scambiati gli auguri e qualche telefonata. Non ho consigli per lui, il presidente gli ha dato la responsabilità di una squadra come il Milan e lui deve dire “Obbedisco” e portare avanti il lavoro con le sue idee“.

La ricerca del bello si può applicare in primavera e in prima squadra allo stesso modo?Certo. Non conta la categoria ma le idee. Cristian ama mantenere la squadra corta e tenere la palla nei piedi sviluppando azioni rasoterra. Tra i vari modi di fare bel calcio, attualmente bisogna saper fare tutto e adattarsi ai momenti della gara. La bellezza del gioco paga sempre, è la strada più lunga da percorrere ma è quella che ti da più garanzie. Sono contento quando un presidente sceglie un allenatore per dare qualità: se non la si cerca, il gioco diventa piatto“.

Quaranta giorni bastano per valutare un allenatore?Sono pochi ma Cristian ha già qualche anno di lavoro alle spalle e non è una scommessa. Brocchi deve valutare giornalmente l’allenamento e la resa, ovvio che più hai tempo e più entri nel dettaglio ma sono sicuro che da subito si vedrà la sua mano. Ho visto in TV due sue partite, non è molto ma emergeva l’impronta di una squadra organizzata“.

prandelli balotelliIl livello del calcio italiano la soddisfa?Per quanto riguarda la costruzione del gioco si, meno circa l’intensità; non bisogna essere lenti nella costruzione ma intensi, anche perché il calcio europeo sta andando verso questa direzione. Fino a dicembre il calcio italiano è stato competitivo, poi ha subito un’involuzione fisica e non vedo dinamismo nelle partite. L’intensità è data da chi non ha la palla“.

A luglio Brocchi sarà ancora allenatore del Milan?Glielo auguro perché mi ha dato tante soddisfazioni e merita un’avventura importante. Dipende dalla fortuna, ma la fortuna va cercata. Quindi coraggio Cristian, Sei pronto!

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