Milan, perché dopo la sosta è un vero disastro? L’analisi

In questa stagione, che sembra somigliare sempre di più alle ultime due sciagurate e maledette, c’è un dato allarmante che può rendere l’idea di quanto la squadra non stia facendo bene. Una statistica, anche fine a se stessa se vogliamo, ma che fa riflettere. Il Milan, infatti, è in assoluto la squadra che ha collezionato meno punti, in tutta la Serie A, dopo la sosta (per le nazionali o natalizia). Nelle cinque partite, disputate dopo lo stop, il Milan è riuscita a fare un solo punto su quindici disponibili. Nessuno, neanche il Verona ultimo in classifica, ha fatto peggio.

Nella prima sosta, quella di settembre, arrivò la sconfitta nel derby contro l’Inter, poi a ottobre l’unico punto a Torino contro i granata. Altra sconfitta, questa volta contro la Juventus, dopo la sosta per le nazionali di novembre e ancora, in casa contro il Bologna, il giorno dell’Epifania al rientro dalla pausa natalizia. Quella di domenica contro l’Atalanta, infine, chiude il cerchio di un mini ciclo davvero disastroso. Quali possono essere le cause di un rendimento così pessimo dopo la sosta? Perché il Milan non riesce a fare risultato in queste circostanze?

Di certo una spiegazione che sia regola è impossibile da trovare, ma un paio di chiavi di lettura possono essere date. Non avendo una rosa sensazionale, il Milan si trova a dover dare i suoi giocatori migliori alle varie Nazionali. Nelle due settimane tra una partita di campionato e l’altra, quindi, restano a Milanello i meno importanti, quelli che possono dare di meno, anche solo come atteggiamento a Mihajlovic. Chiaro è che, se i vari Bacca, Honda, Kucka, Montolivo, Antonelli, Romagnoli, che rappresentano i punti di forza della squadra, tornano affaticati, è difficile poi fare risultato. Altra spiegazione può essere rappresentata dalla difficoltà della squadra di staccare la spina e di non riuscire a ripetere le buone prestazioni che spesso vengono fornite prima della sosta.

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