Come se non bastasse la bagarre scoppiata durante l’assemblea dei soci di ieri, ci ha pensato Luciano Moggi a gettare benzina sul fuoco che rischia di bruciare Adriano Galliani.
L’ex direttore generale della Juventus, come riporta Tuttosport, ha parlato di Calciopoli, al programma La Zanzara su Radio24, e di come scoppiò tutto: “Un giorno Berlusconi mi chiamò a palazzo Grazioli. Da buon contadino non sapevo neppure se fosse casa sua o la sede del partito. Sono andato lì. Prima mi disse che c’erano delle intercettazioni senza rilevanza penale di cui era al corrente anche Galliani, Carraro e un generale. Mi offrì di andare al Milan. A quel punto Galliani, che non gradiva, fece scoppiare il caso“.
“Quando ero alla Juve al massimo abbiamo vinto due scudetti consecutivi. Ci hanno fatto perdere dei campionati per cose irregolari, in quel momento la Juve era la parte debole. Se non poteva vincere il Milan, non volevano nemmeno che vincesse la Juventus“. Un’altra bordata, dunque, all’ad rossonero la cui posizione sembra sempre più in discussione.