Bacca predicatore nel deserto

18 reti in campionato non passano inosservate. 18 reti nel campionato italiano sono indice di una enorme capacità realizzativa. 18 reti con alle spalle questo Milan sono un segnale inequivocabile di quanto grande sia il valore dell’attaccante in questione. In una stagione sciagurata, storta, complicata e avvelenata, Carlos Bacca chiude con 18 marcature, quantitativo impressionante per una punta assistita poco e male.

bacca 3 milan-carpi (Spaziomilan)

Le critiche che continuamente piovono sulla testa del puntero colombiano sono ben motivate, sia chiaro. Il cafeteros è assente dalla manovra, poco incline al pressing sul giro palla avversario, non eccezionale con la palla tra i piedi, non abilissimo nel far rifiatare la squadra nei momenti di necessità. Detto questo, ci sono 18 (+2) motivi per vedere il tutto sotto una luce diversa. Il nativo di Puerto Colombia, Higuain escluso, potrebbe essere consideratone il rapinatore d’area per eccellenza del torneo nostrano, fenomenale nel tramutare in gol una qualsiasi palla servitagli in zona portiere. Una qualità che sta dividendo l’opinione rossonera.

Il mercato è alle porte ed il tifo meneghino si sta spaccando sulla questione Bacca: vendere sì o no? Per i sostenitori della tesi, le motivazioni sono già state espresse poc’anzi, aggiungendo, inoltre, la non più giovanissima età (30 anni a settembre). Per coloro che confutano l’argomento, l’ex Siviglia non si discute, si accetta senza se e senza ma. Capace, in una squadra a rifornimenti zero, di superare Ibrahimovic nei numeri della prima stagione con il Milan, posizionandosi alle spalle del solo Shevchenko. Un goleador di razza pura, un bomber non adatto al calcio moderno ma fondamentale per i rossoneri della prossima annata. Sospendiamo i giudizi su Bacca dunque, osserviamolo un altro anno con alle spalle compagni diversi: sarà sempre e solo il campo a fornire le risposte.

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