Perché ancora non ci crediamo

Silvio Berlusconi nella giornata di ieri ha parlato del Milan, di trattativa, di mercato e di mancati ritorni. Intanto sembra difficile che una società in difficoltà, possa rifiutare un’offerta di 80 milioni per Donnarumma. Il presidente del Milan non ha specificato la squadra dalla quale questa fantomatica offerta sarebbe arrivata, motivo in più per prendere questa notizia con le pinze.Milan-Juve Donnarumma SM

Parlando di società e nuovi possibili e probabili assetti ha toccato anche un argomento molto caro ai tifosi rossoneri, quello relativo a Paolo Maldini. Berlusconi ha dichiarato che ormai la bandiera del Milan, impegnato come proprietario del Miami FC, non è intenzionato a rientrare nel club di via Aldo Rossi. Vera la prima parte, difficile da credere la seconda, anche perché il numero 3 ha sempre detto di voler un giorno tornare ad aiutare la squadra del cuore, con un ruolo dirigenziale. I tifosi stravedono per lui e lo vorrebbero come simbolo di una rivoluzione, di un nuovo inizio che riporti la squadra ai vecchi fasti, seguendo la linea dettata qualche stagione fa del ‘Milan ai milanisti’.

Nonostante le indiscrezioni positive avute dopo l’incontro di oggi tra Fininvest e alcuni degli investitori cinesi, i dubbi permangono, la non chiarezza continua a rimanere padrona di questa trattativa. E queste due dichiarazioni, questi due pensieri hanno fatto storcere il naso ai più scettici in relazione alla cessione con la cordata cinese. La paura che tutto si risolva in un nulla di fatto, che anche questa trattativa finisca come quella con Mr Bee esiste e queste esternazioni un pochino contraddittorie del presidente non aiutano a sperare nel lieto fine. Ecco i motivi per i quali molti ancora non credono alla cessione delle quote di maggioranza. La metà di giugno è la data limite per capire le sorti del Diavolo, sempre più sballottato tra speranze di tornare grande e investitori misteriosi provenienti dall’Asia.

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