Vincere e non sorridere: impresa riuscita

L’impresa del Milan di quest’anno è stata quella di rendere in qualche modo opache anche le vittorie. E’ stato il caso della gara contro il Bologna della quale salviamo solamente i tre punti. Lentezza disarmante, mancanza di idee che hanno prodotto abbondanti insufficienze in tutta la squadra, nonostante la vittoria. Una pochezza totale che ormai i tifosi quasi non esultano più a fine partita da tanto sono delusi e disamorati. Galliani

Berlusconi nel suo video messaggio ha parlato di non aver mai visto giocare il Diavolo così male come con Mihajlovic ma l’allontanamento del serbo non ha portato il bel gioco fluido e incisivo. Da quando Brocchi si è seduto sulla panchina rossonera a parte uno sterile possesso palla non si sono visti i cambiamenti tanto auspicati. Non per colpa del tecnico ma di gran parte della squadra, una verità conosciuta ma che sembra non voler essere affrontata. 8 punti sui 15 disponibili per il nuovo mister che, soprattutto guardando il calendario, poteva e doveva raccogliere molto di più in termini di punti. Contro il rossoblu è stata una gara praticamente all’opposto di quella contro il Frosinone: pochissime occasioni create e subite ma risultato finale positivo.

Il sesto posto rimane complicato, in attesa del Sassuolo che ha il destino nelle sue mani. Vincere potrebbe aver dato un pizzico di serenità in più al gruppo che nonostante la stagione sia agli sgoccioli non sembra ancora avere una sua identità. In finale di Coppa Italia, contro i più forti, servirà molto di più, anzi probabilmente servirebbe una squadra nuova, ma questa è un’altra storia.

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