CorSport, Brocchi si gioca tutto: Europa, panchina e tifosi

Non è il momento del bel gioco, quello (caso mai) arriverà nel futuro, non è il momento delle cose futili e banali, non è il momento dei dettagli e dei ricami. E’ il momento di vincere, imperativo categorico delle ultime sfide stagionali: vincere senza guardare come, vincere anche male, vincere e fare punti. E Brocchi non può negarlo.

Ottenere successi per non perdere ogni cosa. Cristian in questo finale di campionato, racconta il Corriere dello Sport, mette tutto in palio: la prossima Europa League, la riconferma in panchina e il rapporto con i tifosi, ai minimi storici. Il mister non si nasconde – “mancare l’Europa sarebbe un fallimento collettivo” – e cerca la strada giusta per arrivare agli obiettivi prefissati: “Il risultato, adesso, è troppo importante, anche a discapito delle belle manovre in campo”.

 

BrocchiAnalizzata la tematica calcio giocato, l’ex Primavera si dimostra senza freni, parlando delle critiche del pubblico e rivolgendo un pensiero al presidente Berlusconi: “La mia speranza è quella di vedere al Meazza la voglia di reazione, come mi hanno dimostrato tutti durante la settimana. Siamo noi a dover conquistare la gente con l’atteggiamento. Giocare qui, indossare questi colori, significa anche saper reggere San Siro, quando si perde ma anche quando si vince. Parlando di tifosi, nessuno ama questa maglia più del presidente. Vuole vedere una squadra diversa e, se fossi calciatore, per rispetto della società, penserei solo al campo”.

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