Il rombo trova il jolly, Brocchi “svolta” con Bertolacci?

Riecco, finalmente, Bertolacci. Due allenamenti interi con il gruppo sono praticamente una sentenza: l’ex Genoa è pronto e recuperato per questo rush finale di stagione, in cui il Milan si gioca l’Europa e gran parte della propria faccia. L’infortunio muscolare (l’ennesimo di un’annata disgraziata) è finalmente alle spalle: il “91” dovrebbe tornare subito titolare in casa del Bologna, nel ruolo di mezzala sinistra al fianco di Kucka, Montolivo e del trequartista Honda. L’ottimo José Mauri sarà in lizza sino all’ultimo per una maglia da titolare, ma ci sono le premesse perché l’acquisto top a centrocampo dell’ultima estate milanista possa ritrovare il campo già nella delicata trasferta felsinea del “Dall’Ara”.

Una premessa: Bertolacci, in rossonero, ha fatto male. Ha reso molto al di sotto delle aspettative, non ha convinto veramente né da mezzala nel 4-3-1-2/4-3-3 né da interno del 4-4-2, non ha mai mostrato quei colpi che negli anni di Genova lo avevano reso tra i centrocampisti italiani più promettenti e apprezzati. E se la mala sorte si è accanita, avendogli riservato la bellezza di quattro ko muscolari in stagione, anche lui ha delle responsabilità, non avendo mai mostrato con continuità la personalità e il carattere necessari per vestire una maglia pesante come quella del Milan. Qualche guizzo isolato, seppur apprezzato, non può in alcun modo “giustificare” i 20 milioni spesi in estate per il suo cartellino: la spesa, ingente, meriterebbe altro rendimento.

Montolivo Bertolacci

Ma il Diavolo, in qualche modo, “dipende” da Bertolacci. Il prodotto del vivaio della Roma è l’unico giocatore con le caratteristiche e le physique du role per far fare il salto di qualità a questa squadra: ha il cambio di passo, l’estro e la tecnica che servono a Brocchi per poter alzare la pericolosità offensiva della squadra. Senza peccare o perdere in fase di non possesso: un centrocampista di lotta e di governo, cresciuto alla scuola di Gasperini, che ha nelle corde anche l’interdizione. Nel rombo “mobile” dell’ex tecnico della Primavera, in cui i centrocampisti possono potenzialmente occupare tutti e quattro i ruoli della mediana, Bertolacci avrebbe tutto per diventare il jolly e il leader tecnico, capace di far legna ma anche di ribaltare l’azione, di andare senza palla e di imbeccare le punte e gli inserimenti dei compagni di reparto. Infortuni permettendo, ora tocca solo a lui.

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