Menez, dal 2015 in paradiso al 2016 da incubo

menez 2 milan-genoa (spaziomilan)Dopo una stagione entusiasmante, è stato uno dei grandi assenti di quella appena terminata. Jeremy Menez era stato uno dei pochi a salvarsi nella precedente gestione, quella targata Filippo Inzaghi, nonché il marcatore principale con sedici gol realizzati in campionato. Arrivato con la fama di calciatore bizzoso e discontinuo, fino ad un anno fa si erano visti molto di più i suoi enormi pregi tecnici, rispetto ad i suoi numerosissimi difetti tattici e comportamentali, nonostante la squadra fosse incappata in un’annata fallimentare. Ora, il suo futuro sembra essere lontano da Milanello, ma non è in scadenza di contratto e potrebbe ancora giocarsi le sue chances in rossonero.

Essendo ancora legato alla società milanese da un contratto e non avendo mercato, infatti, il francese potrebbe comunque restare in rossonero. A differenza dei vari Luiz Adriano, Niang e Bacca che, in un modo o nell’altro, potrebbero partire perché hanno diverse richieste e di Mario Balotelli, il cui riscatto sembra sempre più difficile, Menez è l’unico attaccante che potrebbe essere sicuro della sua permanenza. La stagione appena conclusasi, però, mette in forte dubbio questa eventualità. Vero è che 3/4 di questa, il talentuoso francese l’ha passata ai box per i ben noti problemi alla schiena, ma vero è anche che il tempo a sua disposizione lo ha impiegato malissimo. Atteggiamenti sbagliati in campo e fuori ne hanno contraddistinto il periodo in cui è stato a disposizione.

Il rifiuto di scendere in campo contro la Lazio, quando in panchina c’era ancora Mihajlovic, e la poca voglia e professionalità mostrate quando è stato chiamato in causa, ne fanno uno dei simboli della mancanza di spirito di sacrificio del Milan in questa stagione e del poco attaccamento alla maglia. Non ha grosse scuse ma diverse colpe, solo in parte spiegate dalla lunga assenza per problemi fisici. D’altronde, da gennaio in poi è stato a disposizione e non ha offerto granché alla causa, anzi. E adesso cosa succederà? Cosa vorrà fare la società con lui? Detto, che fino al 15 giugno (data in cui si capirà di più su società e guida tecnica) sarà difficile ipotizzare possibili scenari futuri, al momento per lui sembrano essere poche le possibilità di restare in rossonero.

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