Brocchi: “Io e Berlusconi, quante cavolate… Non so se Bacca rimane”

Queste nuove parole di Brocchi a Sky Sport, da Formentera.

Nuovo Milan: “Non bastano le parole, non basta dire che bisogna ricreare: quel DNA Milan va spiegato dalle piccole cose, dalle regole che devi avere all’interno dello spogliatoio, dalla professionalità che mostri durante la settimana di lavoro. Stiamo mettendo giù quella che sarà la prima parte di stagione: nel momento in cui avremo l’ufficialità della cosa almeno saremo già pronti e preparati. Allo stesso modo mi piacerebbe che il presidente non vendesse e si facesse una programmazione giusta che possa riportare entusiasmo nei tifosi“.

Sul suo rapporto con Berlusconi: “Se ne son dette di tutti i colori: che il presidente mi dice chi far giocare, che sono il suo uomo perchè faccio ciò che dice lui. In realtà non è vero, abbiamo un rapporto molto sincero ed onesto, parliamo di calcio“.

Sull’ItalMilan: “Il Milan ha costruito i suoi successi su giovani italiani che hanno portato poi in alto la squadra: possiamo parlare dei vari Tassotti, Costacurta, Galli, Baresi, chi più ne ha ne metta“.

Su Bacca: “Carlos è un bomber di razza, è normale che conteranno molto le sue volontà e i suoi pensieri, così come quelli della società“.

Sulla finale di Coppa Italia: “In quella partita abbiamo messo sotto una Juve che difficilmente era stata messa sotto da qualcuno durante la stagione e potrebbe essere quindi un inizio“.

Sulla prossima stagione: “Ho già un piano pronto per iniziare la stagione, sono abituato ad avere tutto pronto e non farmi trovare impreparato: quando non programmi le cose qualche errore lo puoi fare, mentre così avremmo l’opportunità di festeggiare un’altra riconferma“.

Sul passato rossonero da giocatore: “Avevamo la voglia di stare a Milanello, ci sentivamo a casa: quando scendevi in campo andavi a duemila. Questo è lo spirito che si deve ricreare“.

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