Brocchi vs. Giampaolo, ma non sarà un mercato faraonico

Quante sono le squadre che al 13 giugno non hanno ancora un allenatore? Quasi nessuna. E chi deve cambiare all’improvviso, per esempio il Siviglia con Emery, arriva in fretta a una soluzione (Sampaoli). Basta questo, forse, per spiegare la situazione paradossale che sta regnando nel Milan. Non vale dire che tecnicamente un tecnico c’è, perché il contratto di Brocchi scade il 30 giugno e quindi per vederlo di nuovo in panchina servirebbe un accordo.

Intanto l’ex Primavera ha finito le vacanze e da domani al 30 giugno (curiosità: la scadenza dell’esclusiva con i cinesi) sarà impegnato al Supercorso di Coverciano. Poi se verrà confermato si preparerà alla prossima stagione: 5 e 6 luglio test fisici, dal 7 ritiro a Milanello, il 22 la partenza per la tournée americana. In caso di addio, invece, si guarderà attorno non potendo aspettare all’infinito. Di recente si è fatto vivo solo Berlusconi, che prima del malore gli aveva confermato di puntare su di lui anche se potrebbe cedere la società e quindi cambiare la storia. Ringrazierebbe Giampaolo (nel 2009 in orbita Juve), probabile candidato qualora arrivassero i nuovi proprietari che, riporta La Gazzetta dello Sport, si sono fidati delle buone relazioni di Galliani sul conto del 48enne, convinti della scelta. In ogni caso non sarà un mercato faraonico, a prescindere dal mister.

saponara milan-empoli (spaziomilan)Brocchi aggiungerebbe altri elementi proveniente dal settore giovanile. Giampaolo magari chiederà l’ex Saponara, cresciuto a Empoli e chiamato a riscattarsi in termini di personalità dopo la prima esperienza negativa a Milanello. Un paio di big è obbligatorio metterli in conto, se arriveranno i cinesi, ma le cifre non supereranno i 90 milioni spesi la scorsa estate.

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