Galatioto va da Fininvest per l’accordo preliminare. Ecco l’offerta cinese

Questa mattina, parallelamente all’operazione al cuore (in corso) di Berlusconi al San Raffaele, i manager di Fininvest inizieranno il tour de force per definire una bozza di accordo con Sal Galatioto, che prevedrebbe l’acquisto del 70% della società per circa 500 milioni (debiti esclusi).

Ieri è stata una giornata interlocutoria. Atterrato a Malpensa alle 12.30, l’advisor ha rimandato a oggi l’inizio vero e proprio dei lavori insieme ai vertici della holding di famiglia (fra i quali l’ad Cannatelli, il dg Pellegrino, il direttore Business Development Franzosi; più la banca d’affari Lazard). Dopo una pausa in albergo ha incontrato il suo braccio destro Gancikoff e verso l’ora di cena si è intrattenuto con gli uomini di via Paleocapa per un quarto d’ora: un semplice colloquio informale, visto il lungo viaggio da New York. Adesso le parti si terranno in contatto fino a giovedì: l’obiettivo – spiega La Gazzetta dello Sport – è raggiungere l’accordo sul preliminare da sottoporre al presidente, che darà o meno il suo via libera appena si sarà rimesso (scadenza dell’esclusiva prorogata al 30 giugno). Gli argomenti di discussione sono molteplici, soprattutto l’entità degli investimenti del gruppo cinese, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 400 milioni, e la distribuzione degli stessi nel corso degli anni.

BerlusconiSilvio, in caso di rivoluzione, auspica che si possa spendere tanto e subito, vuole un progetto ambizioso e per questo ha chiesto ai tecnici di inserire delle penali laddove si verificassero delle inadempienze. Bisognerà anche conoscere il ruolo operativo del Cavaliere e la durata della presidenza onoraria nella nuova governance. Temi critici che verranno affrontati da qui a venerdì, quando l’italo-americano andrà a Londra per vedere gli istituti di credito che hanno il compito di fornire le garanzie bancarie da sottoporre al Milan.

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