E alla fine l’incontro c’è stato, o almeno per Tuttosport, e sarebbe andato alla grande: Galliani e Giampaolo si sono scoperti sulla stessa lunghezza d’onda e l’AD rossonero è così convinto della bontà della scelta da avere ormai deciso di mettere pressione a Berlusconi. L’operazione al cuore del presidente ha ovviamente stoppato l’argomento allenatore: Silvio rimane ancora fissato con Brocchi e quindi servirà scegliere in fretta un nome comune.
Insieme all’ex Empoli si è parlato delle stesse tematiche affrontate pochi giorni fa con l’ex Primavera, nonché tecnico in scadenza: tempi e date del raduno, modalità di convocazione dei giocatori e impegni precampionato, a cominciare dalla tournée americana a cavallo fra luglio e agosto. Ovviamente si sarà anche passati al possibile staff e soprattutto al mercato, nonostante al momento rimanga obbligatoriamente bloccato. Vazquez obiettivo numero uno e Paredes (di proprietà della Roma) sotto attenta osservazione, poi nuovi attaccanti da acquistare perché Bacca ha appena mandato segnali di divorzio, Balotelli è già andato, Luiz Adriano quasi spacciato e Niang piace in Europa. Ecco perché Galliani ha interpellato il Pescara per Lapadula e circola il nome di Immobile, stimato proprio dal 48enne nato a Bellinzona. Punte italiane e in linea col progetto di Berlusconi, che però – perennemente indeciso se vendere e coraggioso a pretendere un posto di rilievo pure in caso di avvento dei cinesi – avrebbe prodotto delle tensioni interne. Tanto che, forse, la caparbietà del suo storico braccio destro di votare l’alternativa a Brocchi per la panchina tende a dimostrare la volontà di restare potente al comando.
Intanto Galatioto è volato a Londra e dopo tornerà a New York. Passi in avanti sì, in primis nella disponibilità economica ad investire sulla squadra e non solo sulla solidità dei compratori, ma per la firma manca tempo e di certezze davvero poche.