Il gioco, il trequartista, il rischio. Milan, ecco Giampaolo

Marco Giampaolo mette la freccia, sorpassa e va in fuga. Mentre tra Milano, Pechino e New York si gioca la cruciale partita per la compravendita del 70% del Milan, il futuro della panchina rossonera prende una piega (forse) decisiva. In pole, dopo settimane di bagarre, รจ tornato l’ex Empoli: un tecnico svincolatoย e dunque disponibile ad attendere il tira e mollaย milanista, ma soprattutto un profilo capace di trovare il favore sia di Galliani sia della cordata cinese, dato che entrambiย dovranno, giocoforza, condividere ogni mossa di questa sessione di mercato (allenatore compreso). L’incontro di lunedรฌ tra l’a.d. e Brocchi, servito per fissare le date della prossima stagione, non รจ servito a puntellare la posizione del mister: al 19 giugno, รจ l’abruzzese il candidato forte alla panchina del Diavolo 2016/2017.

Dodici mesi fa fu scelto un motivatore (Mihajlovic) e non un insegnante (Sarri), oggi si profilaย la scelta inversa, in decisa controtendenza rispetto a quanto fatto negli ultimi anni. Nรฉ un glorioso (ma neofita) ex rossonero nรฉ un sergente di ferro, ma un maestro di calcio con le idee chiare e senza alcuna disponibilitร  a metterle in dubbio. Sacchiano di ferro, Giampaolo รจ convinto sostenitore di un calcio offensivo, propositivo e “totale”, fatto di dominio del possessoย e del campo con una squadra capace sia di palleggiare con profitto sia di trafiggere con micidiali verticalizzazioni. E se il modulo, per la gioia di Silvio Berlusconi, sarebbe il 4-3-1-2,ย marchio di fabbrica del suo Empoli, a caratterizzareย maggiormente la squadra sarebbero alcuni principi cardine: difesa altaย e pressing, perseguimento ossessivoย del gioco, continuo movimento senza pallaย e ricerca di triangoli e sovrapposizioni. E, soprattutto, l’importanza del collettivo a scapito di singoli e solisti, anche se di talento.

Saponara

Non sarebbe un’impresa facile insegnare calcioย a questo Milan povero in qualitร  e personalitร . O meglio, non con questi uomini: Giampaolo avrร  bisogno, se sarร  l’allenatore, di piรน acquisti mirati. Se individuareย un partner di Romagnoli, capace anch’egli di iniziare l’azione “bassa”, sarebbe saggio ma non imprescindibile (sarebbe piรน importante riuscire a far ragionare e muovere la linea difensiva a quattro da reparto), comprare un trequartista di ruolo sarebbeย la prioritร  assoluta di Galliani. Vazquez รจ il nome piรน chiacchierato e vicino, Saponara l’uomo piรนย adattoย al calcio che ha in mente Giampaolo: la straordinaria progressione del forlivese, piรน dell’estro compassato del Mudo, sembraย piรน funzionale a un calcio mix di palleggio ragionato e rapide verticalizzazioni. Consigliato un nuovo playmaker davanti alla difesa (Paredes?), anche le due punte dovrebbero avere caratteristiche ben precise: non uomini d’area di rigore, ma attaccanti capaci di svariare sulle fasce per creare superioritร  numerica sugli esterni.

Se alla fine la spunterร  Giampaolo, complimenti per il coraggio. Perchรฉ la scelta del nativo di Bellinzona sarebbe senz’altro ardimentosa e rischiosa. Non solo per la sua mancanza di esperienza nelle big (il precedente Sarri insegna che avere troppi pregiudizi รจ sbagliato) o per suoi i flop passati, quanto per la necessitร  vitale di fornire al tecnico una squadra funzionale alย calcio che vorrebbe proporre: un mercato sbagliato condannerebbe l’ex Empoli a un fiasco annunciato. Ma soprattutto, al netto di un caos societario che, fin quando ci sarร , creerร  problemi,ย sarebbe un altro tecnico “sponsorizzato”ย (nella fattispecie da Galliani e Arrigo Sacchi) ma non scelto direttamente da Berlusconi: se il Milan rimanesse nelle mani del Cavaliere, Giampaolo avrebbe vita dura giร  al primo lieveย prurito presidenziale. E avrebbe, di conseguenza, il destino compromesso.

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