Oddo: “Il settore giovanile del Milan è tra i migliori in assoluto. Auguro pronta guarigione a Berlusconi”

Dopo la promozione in Serie A con il Pescara, Massimo Oddo ha avuto modo di realizzare l’impresa portata a termine. Queste le dichiarazioni rilasciate a Milan Channel: “Vi ringrazio per i complimenti, il Milan è sempre casa. E’ stata un’annata lunghissima, piena di difficoltà ma conclusasi ottimamente. E’ più bello vincere da allenatore, pressioni diverse e situazioni mai provate prima. Il mio staff è stato fondamentale, non ce l’avrei mai fatta senza di loro“.

Trionfi in carriera: “Una vittoria simile da giocatore? La cosa comune è che alzi una coppa al cielo ma è difficile da spiegare. Io sono ancora ricordato per i miei festeggiamenti esuberanti, da allenatore non ho avuto la forza emotiva, è tutto diverso, spendo molte più energie mentali

Il gesto con Serse Cosmi: “Vi dico la verità: mi fa anche strano vedere che tutti sottolineino questa cosa, il rispetto va subito a chi ha perso, meritavano anche loro la promozione dopo una stagione pazzesca. E’ stata una cosa giusta, fa parte dello sport. Lo scorso anno sono passato per queste maledette finali e sapevo cosa stesse provando“.

Molti ex di Ancelotti sono allenatori: “Partiamo dal presupposto che l’80% dei calciatori rimangano nel mondo del pallone, molti di questi diventano allenatori. Io ad esempio, non volevo farlo ma poi mi si è presentata l’occasione quasi per caso. Il fatto che ci sia Ancelotti dietro tutti noi è un po’ una casualità, per tutti coloro che risultano vincenti, ce ne sono altri che falliscono“.

Su Berlusconi: “Mi dispiace tantissimo, è stato il mio presidente. Mi ha regalato una carriera unica e grandi vittorie. Mi dispiace sinceramente e spero che possa stare meglio al più presto“.

Settore Giovanile

Un’idea sulla Primavera del Milan: “A livello giovanile i rossoneri sono tra quelli che lavorano meglio, e lo si vede dal fatto che molti giovani arrivino in prima squadra. Viene fornita una filosofia precisa e viene difesa la voglia di giocare a calcio, creare un’identità ben precisa. Ci vuole tempo e ogni tecnico ne necessita per mostrare sul terreno queste ideologie“.

Impostazioni privacy