Panchina Milan: Brocchi aspetta, ma Giampaolo spera ancora

Il nome del nuovo allenatore non si conoscerà fino a quando rimarrà aperta la cessione della maggioranza. Sembra incredibile ma oggi quello che ha più certezze è Brocchi, ancora sotto contratto – ma in scadenza – e certo di rimanere se Berlusconi respingerà i cinesi. Questa attesa, comunque, fa male al mercato e nello specifico a Galliani che sta aspettando dei segnali per poi passare agli acquisti.

Lo stesso storico AD è appeso alla decisione di Silvio, perché in un caso o viceversa cambierà molto il lavoro da impostare e i soldi a disposizione in estate. In qualsiasi caso La Gazzetta dello Sport segnala degli sviluppi: Emery, il prescelto dalla cordata orientale, sembra vicinissimo al PSG , e Brocchi, il favorito a guidare il progetto giovani e italiani, ancora in attesa di conferma. L’allenatore del Siviglia sarebbe l’ennesimo candidato perso per i tempi lunghissimi dell’affare societario, verso Parigi senza nemmeno essere stato in pole per quella panchina (era Simeone, ma pista impraticabile). Adesso, quindi, dovrà partire la caccia per la valida alternativa però anche Pellegrini appare un’ipotesi da scartare: ok il profilo internazionale, ma costa troppo per via dell’ingaggio da 6 milioni all’anno.

nuovo.archivio.foto.manuel.pellegrini.allenatore.manchester.city.2013.2014.538x358Ecco perché Brocchi resta in pista, a maggior ragione visto il rallentamento nella vendita del club a causa dei ripensamenti del presidente. L’ex Primavera si sta già portando avanti in ottica 2016/2017, ma tanta applicazione magari non basterà perché pure in questo caso non va dimenticato Giampaolo. Pronto a tornare di moda?

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