Tra l’addio di Menez e i dubbi Bacca-Niang. Milan, caos attacco

Menez addio. Due stagioni agli antipodi, tra gol e giocate nell’anno d’esordio e infortuni e problemi nella “seconda” rossonera, e una partenza annunciata: l’agente del francese ha svelto le intenzioni e i progetti sul futuro, dichiarando la probabilissima separazione. Salvo ribaltoni, al momento poco probabili, l’ex PSG: la pista Ligue 1 Una storia amore-odio quella tra il Milan e Menez (quasi) troppo strana e bizzarra per essere vera, che fotografa bene il momento di Casa Milan. Perché in attacco, così come in società, regna il caos più totale, tra sicuri partenti, cavalli di ritorno e punti di domanda enormi senza alcuna risposta.

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Bacca, Balotelli, Niang, Luiz Adriano e Menez: cinque attaccanti, tanti dubbi. Se Super Mario è l’unico certo di non rimanere in rossonero (a proposito: quale sarà la sua prossima tappa?), per gli altri è più dura. Menez è sulla porta d’uscita, ma servirà trovare l’acquirente giusto che soddisfi lui e il Milan; Niang è ricercato, apprezzato e richiesto da Premier League e Bundesliga, al netto di qualche follia di gioventù che ne mina la serietà; Luiz Adriano, “pacco” spedito e rientrato al mittente lo scorso gennaio proprio dalla Cina, ha un contratto ma è tutt’altro che sicuro di restare. Bacca, la stella della squadra, attende di conoscere le ambizioni del club: le alternative, tra Bayern, PSG e Inghilterra, non mancano. E per un El Shaarawy ufficialmente di proprietà della Roma, c’è un Matri pronto a rientrare alla base dopo l’ennesimo prestito: l’ex Juve sarà da piazzare, ma inizialmente tornerà a essere rossonero.

Insomma: anche in avanti l’incertezza regna sovrana. E come per il resto della rosa, per la panchina e per la società, sarà necessario attendere gli sviluppi della lunga e intricata telenovela cinese: dalla definizione della proprietà (Berlusconi o cordata di Pechino) arriveranno poi a cascata il management societario, l’allenatore e i giocatori. E se Brocchi-Giampaolo si orienterebbero verso il 4-3-1-2, de Boer: oltre al modulo, ovviamente, cambierebbero anche le caratteristiche delle punte da cercare sul mercato e mantenere in rosa. Solo un nome andrebbe oltre al duello Silvio-cinesi, oltre agli schemi e alle fazioni: Zlatan Ibrahimovic. La speranza – a detta l’agente Mino Raiola – è l’ultima a morire.

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