Berlusconi alla Curva Sud: “Cessione? Io aspetto come voi”

Non poteva che finire così. Dopo mesi di rinvii e slittamenti, il malcontento rossonero è sfociato nella contestazione pacifica della Curva Sud Milano. Giovedì sera, dopo essersi fatti sentire fuori dai cancelli della Villa di Arcore, una piccola delegazione del tifo ha ottenuto un colloquio diretto, faccia a faccia, con Silvio Berlusconi, scortato da Valentino Valentini. Il Giornale, quest’oggi in edicola, rivela alcune dichiarazioni del plenipotenziario rossonero. La tematica, ovviamente, è la cessione societaria e i toni ed i termini sono tutt’altro che buoni ed ottimistici.

curva sud contestazione (spaziomilan)

Il patron, preoccupato tanto quanto i supporter accolti, si è lasciato andare ad un: “cari ragazzi, dopo 30 anni e un miliardo di euro investiti, ho deciso di vendere il mio adorato Milan e sono in attesa che si concluda questa benedetta trattativa con il fondo cinese“. Le parole, riportate dal collega Franco Ordine, evidenziano come il Cavaliere stesso nutra forti dubbi sulla burocrazia cinese (avrebbe rallentato di molto l’autorizzazione per l’espatrio di valuta) e sui termini di scadenza per la firma del preliminare, con il timore sempre più incombente che non si possa fare mercato.

Galliani, spiega poi il quotidiano, sarebbe sì al lavoro per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma si ritrova con le mani totalmente legate, non potendo concludere alcuna operazione. Si dovesse arrivare con lo status quo attuale al 31 di agosto, il Diavolo dovrebbe giocoforza firmare parametri zero. Tornando al meeting di Arcore, i colleghi sottolineano come Berlusconi abbia espresso più di una perplessità sull’esito, rapido e positivo, del passaggio di consegne. La sensazione lasciata è che possa e debba, ancora una volta, mettere mano al portafogli ed intervenire personalmente.

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