TS: Milan, Berlusconi torna indeciso se vendere. Cinesi col mal di pancia

Lo sappiamo e ormai non fa più notizia ma anzi rabbia fra la gente rossonera: è slittata nuovamente la firma del preliminare che dovrebbe portare alla cessione dell’80% del Milan alla cordata rappresentata da Sal Galatioto e Gancikoff. Di conseguenza è stata prolungata l’esclusiva concessa e firmata da Fininvest.

Ma questa volta, secondo Tuttosport, dietro ai famosi dettagli tecnici – come l’approvazione delle clausole sia da parte di chi vende che di chi compra e la traduzione in 3 lingue del contratto – ci sarebbe dell’altro. Nelle ultime ore, infatti, pare che siano tornati ad aleggiare nella mente di Berlusconi nuovi dubbi sulla vendita del club. Tentennamenti che sarebbero a corrente alternata, ma ancora presenti dentro il presidente il quale avrebbe chiesto di aggiungere delle clausole a garanzia degli investimenti che andranno a fare i cinesi. Pretesa che ha indispettito i compratori (nessuno di loro corrisponderebbe a grossi nomi di miliardari orientali), creando una sorta di mal di pancia dopo l’ennesimo rinvio.

GalatiotoDalla Cina, comunque, la sensazione è che in qualche modo si arriverà all’accordo. Anche se non è passato inosservato il ritorno sulla scena di Mr. Bee, che ha giocato a carte scoperte mettendo in piazza soci e cifre della sua (seconda) proposta per il 48% delle quote però alle stesse condizioni economiche dei cinesi per la maggioranza. Si capisce poco, a pagarne conseguenze sono sempre i soliti incolpevoli.

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