Milan, quasi preso Lasagna per 6.5 milioni più Comi. Oggi l’agente a Carpi per i dettagli

Non solo Lapadula. Il Milan quasi cinese intende investire ancora in Italia per l’attacco, spiazzando tutti. Dopo aver acquistato dal Pescara il capocannoniere della Serie B, annuncia La Gazzetta dello Sport, ora i rossoneri avrebbero messo le mani su una delle rivelazioni della Serie A 2015-2016 come Lasagna. Sì, proprio la punta del Carpi arrivato nel massimo campionato dopo essere partito dai dilettanti, protagonista della promozione e poi dello storico esordio l’anno scorso (segnando 5 gol).

Un giocatore polivalente, 23 anni, con un mancino micidiale e che ha ancora bisogno di esperienza a questi livelli. Ma pur sempre Lasagna, aggiungiamo noi: un nome a sorpresa e che non fa sognare, anzi più preoccupare per il basso profilo di un mercato annunciato pieno di soldi. Allora i cinesi dove sono? Kevin sarebbe già ad un passo grazie a un vero e proprio blitz: in 48 ore il Diavolo ha messo la freccia rispetto a Napoli, Udinese e Bologna che da tempo si erano mosse con decisione (di recente anche qualche squadra estera), fermate però dal muro alzato dal presidente emiliano Bonacina. Sette milioni la cifra richiesta per il ragazzo nato in provincia di Mantova, ma si dovrebbe chiudere a 6.5 inserendo nell’operazione il prestito di Comi – rientrato da Livorno – e forse altri calciatori sulla scia degli affari già definiti in passato fra i club (da Gabriel a Verdi). Oggi a Carpi è atteso il suo agente, Massimo Briaschi, per definire i dettagli, in attesa di perfezionare la cessione al 100% vincolata alla vicenda societaria.

Galliani, Montella, magliaPer Lasagna, che ironia della sorte si è sempre professato interista e proprio all’Inter ha segnato la prima rete in A, sarebbe la svolta di una carriera fulminante: nel 2011-2012 giocava in Promozione nel Governolo; nel 2014 l’inizio dell’esplosione in Serie D (21 gol in 33 gare), osservata dal ds Giuntoli che lo portò in B; poi la conferma e la crescita costante agli ordini di Castori, con cui realizza 10 sigilli in due stagioni. Quanto basta, pare, per convincere il Milan a sceglierlo nell’anno della rivoluzione.

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