Tracce di gioco: Montella convince all’esordio e ringrazia Suso

La storia è circolare e stavolta ha girato nel verso giusto. Lo scorso maggio Montella era sulla panchina della Samp e perdeva il derby 3-0, colpito da uno scatenato Suso genoano (doppietta). Poco più di due mesi dopo, invece, allenatore e giocatore sono protagonisti nello stesso Milan: lo spagnolo ha realizzato ancora una doppietta e Vincenzo ringraziato e portato a casa il primo sorriso, sorprendente e positivo, all’esordio.

Con il Bordeaux i rossoneri hanno vinto perché l’ex Liverpool sta già bene, Gabriel ha fatto un mezzo miracolo su Malcom (il possibile 2-2) e in fondo qualcosa dell’Aeroplanino si è già visto: una certa attenzione al possesso palla, Bertolacci insolito playmaker e soprattutto il 4-3-3. Non una brutta gara, analizza La Gazzetta dello Sport: la squadra si è adattata velocemente alle situazioni, ripartendo dalle piccole cose. Piace, anche se siamo all’inizio. Non solo Bertolacci in regia, ad Agen si vedono Niang più o meno falso nove e Bonaventura mezzala sinistra che in fase di non possesso difende spesso dietro la punta. Nel complesso si cerca di giocare: Donnarumma non lancia, Romagnoli e Paletta si aprono per far abbassare Mister 20 milioni in avvio di azione, Abate quando può spinge. Le idee arrivano un po’ lentamente, le gambe peggio: normale. Tre le cose belle nel primo tempo, in generale della partita: al 28′ l’aggressione di Poli e la palla recuperata per il dribbling-gol di Suso; al 37′ la sponda di M’Baye per Jack che però calcia male; al 38′ il taglio orizzontale e lo scarico per il numero 8, perfetto nel suo classico movimento a liberare il mancino a giro nell’angolino opposto.

Bordeaux-Milan_1Nella ripresa, poi, cambi e ritmo sempre più spezzato. Però va sottolineata la buona prova di qualche Primavera, vedi Zanellato, e l’impegno di Luiz Adriano nel sacrificarsi, servire un assist preciso a Mauri (errore sottoporta) e pure quando manca un facile appuntamento in rete dopo un angolo. Meno bene Niang, che ha colpito Gajic con un calcetto a gioco fermo venendo immediatamente cambiato dal tecnico. Niente di grave. Applausi, infine, all’omaggio di stadio e squadre per le vittime dell’attentato di Nizza.

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