No giustificazioni, privacy e rispetto: lo stile di Montella conquista il Milan

Come da tradizione per ogni allenatore rossonero, a Montella è stata riservata la stanza numero 5 a Milanello. La novità, invece, riguarda la sala esclusiva concessagli in aggiunta per le riunioni assieme all’intero suo staff di lavoro. Un gruppo ampio, composto anche da due video-analisi specializzati nello studio degli allenamenti – poi delle partite e degli avversari – attraverso le immagini registrate dai vari sostegni tecnologici. Vincenzo, tecnico di una Prima squadra già a 36 anni, è stato il primo a introdurre nuovi sistemi di monitoraggio: i dati raccolti dai gps satellitari, per esempio, servono per avere indicazioni su intensità e qualità del lavoro.

Altra originalità del campano: l’allenamento del lunedì sembra sacro, non viene mai spostato anche se la squadra fatica la domenica; si riposa al martedì, con la (doppia) ripresa al mercoledì. L’Aeroplanino non spiega le scelte tecniche, preferisce il silenzio: chi resta fuori, dunque, non si aspetti giustificazioni. Ovviamente il confronto è comunque possibile, specie con i collaboratori: ai giocatori viene fornita ogni spiegazione chiesta nel corso della settimana. E poi farà piacere alla rosa sapere che nei periodi di sosta, per le feste o le Nazionali, è solito concedere abbondanti giorni di relax. Distaccato, ma non antipatico. Anzi: ammette la battuta e accetta il clima scherzoso nello spogliatoio, partecipando e concedendo di essere oggetto dell’ironia. Non è severo né così rigoroso, non si ricordano grandi punizioni (nemmeno quando perde le sfide in allenamento). Però il rispetto delle regole guai a discuterlo: orari, abbigliamento, gerarchie. Pure da un ex compagno con cui ha giocato gradisce il “lei”.

Montella AcMilan_3Montella ama la privacy:a Capodanno accetta di organizzare la classica seduta aperta ai tifosi, ma dal 2 gennaio si torna in isolamento. Attentissimo all’alimentazione, a Milanello può contare sulle competenze del nutrizionista e ha sempre seguito e cercato di far seguire una dieta precisa. Senza pretese estreme (il preparatore atletico, Marra, è vegano): in tavola non mancano mai farro, quinoa e pasta senza glutine. Fin qui la preparazione è stata tosta ma pur molto legata a pallone e tecnica, con recuperi ridotti fra gli esercizi e una passione particolare per i calci piazzati. Questo il precisissimo ritratto de La Gazzetta dello Sport.

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