Stop Ljajic, pressing Pjaca: ma prima l’ok con i cinesi

Il blitz per Lapadula aveva creato un certo fermento fra i tifosi: sembrava che il mercato fosse finalmente stappato dopo settimane di immobilismo. Ma sarebbe stato comunque sbagliato aspettarsi una raffica di colpi. La vera priorità del Milan era risolvere il nodo panchina, non portarsi avanti con la campagna di rafforzamento. E adesso, preso Montella, Galliani e Gancikoff (referente della cordata cinese) inizieranno le loro valutazioni su acquisti e cessioni.

Per le operazioni, gli affari, ci vorrà del tempo. In questo momento l’allenatore illustrerà la tipologia di giocatori su cui puntare, ovviamente farà qualche nome nuovo, e i sistemi di gioco di riferimento: 4-3-1-2, 4-3-3 e 4-2-3-1. Dopodiché si passerà all’azione, senza illudersi per grandi colpi fulminei. Per il reparto avanzato resterà sotto osservazione Pjaca, che rientra nei canoni di calcio dell’Aeroplanino. Destinata a cadere, invece, la pista Ljajic, nonostante i buoni rapporti fra il tecnico e il serbo: i rossoneri non intendono frapporsi fra Roma e Torino, spiega La Gazzetta dello Sport. La composizione dell’attacco dipenderà soprattutto dagli addii, ma intanto Lapadula è una certezza: si sposerà domani, presentandosi regolarmente alla ripresa ufficiale dei lavori. Il viaggio di nozze può attendere…

PjacaAd ogni modo, prima di sbloccare tutto serve definire la questione societaria. Ieri in teoria scadeva l’esclusiva con i cinesi, anche se le parti l’avevano già prorogata di qualche giorno per permettere a Berlusconi di tornare pienamente operativo (la riabilitazione procede bene, però non si sa quando verrà dimesso). Dalla Cina assicurano: l’accordo per la cessione della maggioranza al gruppo di imprenditori rappresentato da Galatioto è vicinissimo.

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