La lunga e sentimentalmente diversa estate di Cairo e Berlusconi

Milan e Torino sarà probabilmente l’ultima sfida tra Berlusconi e Cairo, grandissimi manager dagli obiettivi comuni. Il presidente del Toro in passato ha lavorato proprio con Silvio, facendo scuola all’interno di Publitalia e altre aziende, che gli hanno permesso di farsi notare. 

L’estate per entrambi è stata lunga, ma sentimentalmente molto differente: il patron rossonero ha dovuto rinunciare alla sua vincente creatura, il Milan che ha portato sul tetto d’Europa e del mondo più volte, raggiungendo quota 28 trofei. La cessione ai cinesi ormai cosa fatta sarà soltanto l’ultimo, dovuto, atto d’amore per il club. 

Paolo Maldini premiato dal presidente del Milan, Silvio Berlusconi, il 18 ottobre 2000. ANSA/CARLO FERRARO

Cairo dal canto suo ha investito acquistando la Rcs, compagnia editrice che si occupa anche della pubblicazione della Gazzetta dello Sport, un vero e proprio colpaccio imprenditoriale. Secondo molti il presidente granata ricorda proprio Berlusconi, con idee innovative ed una forza economica e mentale importante, oltre al condividere gli stessi interessi come il calcio e i giornali. L’arrivo di Mihajlovic al Torino accomuna ancora di più i due, con un’estate diversa alle spalle ma con idee e capacità molto simili. 

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