Da Napoli ad Alessandria, ecco il filo di Arianna del Milan: uscire da questa crisi rossonera è possibile

Simone Basilico è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e collabora con Sprint&Sport, giornale di informazione sportiva di calcio giovanile e dilettantistico di Lombardia e Piemonte. E’ una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero.

Viene descritto come leggendario re di Atene. Noi, tifosi milanisti con la memoria lunga, ci accontentiamo di un allenatore con la testa sulle spalle. La storia narra che Teseo, eroe della mitologia greca, utilizzò un gomitolo di lana donatogli da Arianna, figlia di Minosse, per segnare la strada percorsa all’interno del labirinto del Minotauro per ucciderlo e poi scappare con la sua amata. Da qui la celebre espressione “filo di Arianna”, utilizzata in situazioni intricate nelle quali viene però trovare il modo di uscire. E Montella, dopo la trasferta di Napoli, è alla disperata ricerca del gomitolo di lana rossonero.

editoriale basilico

Sabato sera ero ad Alessandria per assistere alla finale del Mamma Cairo, succulento antipasto (ho già l’aquilina in bocca) di quello che sarà il prossimo campionato Primavera. Il Milan di Nava, dopo aver superato brillantemente l’esame Torino in semifinale con cinque gol, affrontava la Juventus di Grosso in una finalissima dal sapore di calcio che conta. Contemporaneamente, a più di 700 km di distanza, il Milan di Montella scendeva in campo contro il Napoli in una sfida proibitiva sulla carta, ma con l’obbligo di giocarla fino alla fine per provare – almeno come nello scorso campionato – a strappare un pari. In tribuna stampa l’ho vissuta fra alti e bassi, fra sprofondi rossoneri dopo la doppietta di Milik e poi saltando sulla sedia al pareggio di Suso. Intanto, davanti ai miei occhi, potevo ammirare il tennistico 6-3 dei giovani rossoneri contro i bianconeri. E ho trovato anch’io il filo d’Arianna che Montella (e tutto il Milan) ricerca in questo inizio di stagione.

Uscire da questa crisi totale che avvolge i colori rossoneri è possibile. E la ricetta parte dal 1° settembre, quando aria fresca e nuova è attesa a Milanello con l’avvento della nuova proprietà che ripartirà da zero. Proprio come fatto dalla Primavera di Nava dopo il biennio di Brocchi. Perché piuttosto che continuare a navigare a (s)vista senza una programmazione seria e concreta che possa riportare il Diavolo non dico a competere, ma almeno a dare una credibilità ad un progetto futuribile, preferisco buttarmi nel burrone e abbracciare quello che arriverà. Anche se non conosciamo il nostro futuro, mi pare più credibile di quello attuale. L’unità d’intenti e programmazione con codesta dirigenza sono un miraggio e allora Montella si metta l’anima in pace: se neanche una battuta può passare sotto banco, siamo proprio alla frutta. E allora eccolo, Vincenzo, il tuo filo di Ariannna: si chiama nuova società e fra due giorni potrà darti nuovo vigore. Ne hai bisogno. Eccome.

Twitter: @basilicosimone

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