
Il centrocampista cileno è l’ultimo colpo rossonero: ripercorriamo insieme la sua carriera
LA CARRIERA
Matias (chiamato Mati) nasce a Buenos Aires il 15 maggio 1986. Sangue argentino, ma cuore cileno. I suoi primi calci al pallone sono proprio in Cile, nell’Union La Calera. Fin da subito si intuiscono le sue qualità, e tra le tante squadre interessate al giovane Mati la spunta il Colo-Colo. Da lì, per lui, inizia la vera vita calcistica. A 17 anni fa il suo esordio in prima squadra contro l’Universidad de Chile, mica male iniziare con il derby di Santiago, è il segnale che il ragazzo ha personalità. Dopo 97 partite, 47 gol, il doppio campionato (di Apertura e di Clausura) del 2006 vinto e il titolo di calciatore sudamericano dell’anno, lascia il Cile per trasferirsi in Spagna: destinazione Villarreal. Al Madrigal colleziona 91 presenze e 7 reti in due stagioni, attirando su di sé l’attenzione dello Sporting Lisbona che, nell’estate del 2009, lo acquista. Con il Club portoghese, Mati mostra tutto il suo talento chiudendo l’esperienza lusitana con 19 gol in 114 incontri. Montella lo nota e, nel luglio 2012, lo porta a Firenze. Fa il suo esordio in Serie A il 2 settembre nella trasferta di Napoli. Con la viola gioca quattro stagioni, tra alti e bassi, per un totale di 131 presenze e 7 reti. Ma torniamo all’inizio. Abbiamo detto che Mati è un cuore cileno. E proprio La Roja è stata la costante della sua carriera calcistica: dal 2005 ad oggi ha partecipato alla spedizione Mondiale del 2010 e a tre Coppa America, riuscendo a vincere quella del 2015 giocata in Cile.
Qualità, esperienza e grande versatilità. Benvenuto al Milan, Mati.
Fonte: acmilan.com
This post was last modified on 1 Settembre 2016 - 16:25