Dall’ultimo Allegri a Montella la tendenza non cambia: Milan, sei allenatori e zero soluzioni

Se c’è un ruolo che negli ultimi anni al Milan è cambiato all’impazzata, senza che però si riuscisse a trovare la quadratura del cerchio, questo è sicuramente l’allenatore. L’edizione oggi in edicola de Il Corriere dello Sport torna su un aspetto già ampiamente e tristemente noto ai tifosi del Diavolo: in due anni e mezzo sulla panchina rossonera di San Siro si sono susseguiti ben cinque allenatori. Dal quel 25 gennaio 2014, giorno dell’esonero di Allegri dopo la sconfitta col Sassuolo, abbiamo visto urlare e dimenarsi Clarence Seedorf, Pippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Cristian Brocchi ed ora Vincenzo Montella.

Come ricorda il quotidiano romano, l’ex centrocampista olandese fu un’idea di Silvio Berlusconi, che prima lo chiamò frettolosamente dal Brasile dove Seedorf ancora giocava, per poi scaricarlo, a torto, solo cinque mesi più tardi perchè insofferente alle ingerenze dirigenziali. Poi toccò a SuperPippo, reduce dalla Primavera ma senza l’esperienza e il polso per guidare la Prima Squadra. Con l’arrivo di Mihajlovic tutti esultarono perchè il serbo era un “tecnico vero” che aveva fatto la gavetta ed aveva esperienza: anche qui, però, gli screzi con Berlusconi portarono ad una cacciata frettolosa e a posteriori (ma anche a priori) dimostratasi inutile e controproducente. Già, perchè Brocchi, anche lui “pupillo” di un Berlusconi che ormai aveva perso i colpi di un tempo, ha impedito al Milan sia di conquistare sia il sesto posto, sia la Coppa Italia.

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Ora, come detto, è la volta di Vincenzo Montella, arrivato probabilmente nel momento peggiore della storia recente rossonera, momento di transizione e di ristrettezza economica come dimostrato da un mercato che definire povero è riduttivo. L’Aeroplanino deve lavorare col (poco) materiale che ha a disposizione e forse anche per questo si stanno riproponendo i fantasmi degli ultimi tre anni: gioco brutto e prevedibile, calciatori demotivati e tecnicamente scarsi, tifosi in continua contestazione. Insomma, il quadro è abbastanza negativo, la speranza è che con l’arrivo dei nuovi proprietari si resetti tutti e si possa ricominciare nel migliore dei modi.

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