La cumbia di Bacca, un gol ogni due tiri: è la forza del Milan

Bacca, ieri, è andato a dormire agganciato a Callejon a quota cinque gol. È il capocannoniere del campionato, almeno per una notte, dopo essere stato messo in punizione perché aveva criticato la scarsa continuità dei compagni a rifornirlo di palloni. La rivendicazione gli è costato una semi-squalifica, perché Montella ci ha messo un po’ prima di liberarlo a Marassi: gol con la Samp e gol con la Lazio, il colombiano ha suonato la cumbia ed è stato anche generoso nel concedere il rigore a Niang (a volte non succede, come col Torino), attaccante indispensabile per la sua efficacia offensiva.

Rete al primo tiro in porta. E dove sta la novità… Inimmaginabile pensare ad un Milan in lotta per lo scudetto, ma almeno Carlos di questo passo potrà concorrere fino alla fine con Higuain e Icardi nella classifica del bomber di questa Serie A. Le premesse ci sono. Non vede l’ora di dare un senso europeo al suo calcio pratico. Un anno fa i tanti e tanti sigilli non sono bastati per piazzare i rossoneri in Europa League, eppure è rimasto. Lo volevano in Premier, lo hanno cercato dalla Spagna, ma ha scelto ancora San Siro. La statistica, svelata da La Gazzetta dello Sport, racconta che Bacca da quando è al Diavolo segna un gol ogni due conclusioni nello specchio (23 su 45).

bacca-milan-lazio-spaziomilanUna sintesi di forza, velocità ed esperienza, qualità necessarie per tornare a farsi almeno rivedere a livello internazionale. In mezzo alla rivoluzione societaria e dopo un mercato insufficiente, Bacca è rimasto se stesso senza perdere la terribile capacità di segnare. E qualche volta far sognare.

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