Difesa sorprendentemente solida, il vero test sarà con il Sassuolo

Sampdoria, zero gol subiti. Lazio, zero gol subiti. Fiorentina, zero gol subiti. Basterebbe questa facile istantanea per rovesciare ogni giudizio espresso fino a settimana scorsa. Dove sono finiti i titoli sulla difesa colabrodo? Centrifugati dall’inarrestabile lavatrice di opinioni che è il calcio. Come sempre, come per tutte le cose, la verità sta nel mezzo. Certamente la retroguardia di Montella non si è trasformata in un’impenetrabile linea difensiva, ma possiamo altresì affermare come, gli stessi che in questi giorni trovano gloria, non meritassero trattamenti simili. Per parlare di calcio, così come per ogni altro argomento della vita di ogni giorno, è necessario l’equilibrio per dosare al meglio le parole, i giudizi e le sentenze. L’entusiasmo deve, obbligatoriamente, rimanere ancora fuori dai pensieri, domenica a San Siro arriverà il Sassuolo, autentica bestia nera del Diavolo.

Ma non andiamo troppo in là, torniamo al trittico di sfide a reti inviolate. Vincenzo Montella non avrebbe potuto ricevere notizia migliore dalla propria retroguardia. Dopo le evidenti difficoltà palesate in avvio (3 reti dal Torino, 4 dal Napoli e 1 dall’Udinese), gli accorgimenti studiati a Milanello hanno funzionato. Un po’ per fortuna, un po’ per bravura, un po’ per Donnarumma, un po’ per acume tattico, i risultati sono arrivati e gli ingredienti poco contano, si guarda solo al giudizio del campo. La buona sorte, da proverbio, aiuta gli audaci, e Montella indubbiamente lo è stato per scelte fatte, dichiarazioni in conferenza stampa e gestione del gruppo. Se Ilicic avesse segnato, oggi probabilmente staremmo parlando di una sconfitta, ma queste sono le regole, questo è il calcio, gli episodi sono la linfa vitale di questo tanto bello quanto crudele sport.

fiorentina-milan

Il palo dal dischetto potrebbe essere stato una svolta stagionale, ma è ancora troppo presto per affermarlo. Ciò che invece possiamo dire senza timore di smentita, è come i Viola abbiano prodotto tanto, senza mai realmente impressionare Gigio nello specchio. Si è vista, ieri come contro Lazio e Sampdoria, resistenza vera, contenimento organizzato, movimenti arretrati non casuali. Detto della serataccia dei terzini, con De Sciglio e Calabria rimandati, non si può non sottolineare nuovamente l’ottima integrazione tra Paletta e Romagnoli, complementari e ben coordinati. Solido e duro uno, preciso ed intelligente l’altro, la coppia improbabile che Vincenzo dovrà continuare a coccolarsi. Tutto grasso che cola nella costruzione e nella cementificazione di un gruppo carente in autostima, automatismi e certezze. L’esame vero sarà in casa, si presenterà in caratteri neroverdi, abbinamento di colori indigesto al Milan degli ultimi anni.

Foto fornite da acmilan.com

Impostazioni privacy