Salvate il soldato Jack: energie prosciugate, i perché

Salvate il soldato Bonaventura, perché è in difficoltà e in questo inizio campionato non riesce più a incidere e a fare la differenza (anche se in Nazionale ha appena giocato alla grande). Lo si è visto in maniera chiara con l’Udinese, ma qualche allarme era già scattato: per esempio la carenza di gol, manca dallo scorso 22 febbraio (Napoli), e assist vincente, nessuno dopo quello a Bacca nella vittoria a Marassi nell’esordio di Brocchi. Uno score ben diverso rispetto al periodo precedente, composto da 6 sigilli (compresa la Coppa) e 7 passaggi decisivi.

Non è questione di atteggiamento, non è svogliato, né di assuefazione – come diversi compagni – dinnanzi al clima negativo derivante da ogni passo falso. In realtà è uno di quelli che ci prova sempre, che tenta la giocata per creare azioni pericolose e superiorità numerica, che cerca la scossa. Cose del suo repertorio, ora momentaneamente scomparse. Domenica scorsa Jack ci ha provato e riprovato, probabilmente esagerando e diventando quasi egoista nell’occasione, perdendo palloni, difendendone pochi e andando sbattere sugli avversari. L’allenatore, comunque, non ce l’aveva direttamente con uno come lui quando ha accusato il gruppo di mancare in personalità e orgoglio. La sensazione, sottolinea il Corriere dello Sport, è che il problema sia a metà fra il fisico e il mentale. E le spiegazioni ci stanno eccome. La prima: a furia di correre, insistere e prendersi responsabilità pure non sue, le energie si sono prosciugate. Normale avere bisogno di riposo, necessario ricaricare le pile.

bonaventura milan-roma (spaziomilan)Non è stata un’estate scontata per il giocatore. Verso la fine della stagione alcuni tentennamenti sul proprio avvenire, poi il taglio agli Europei, ma il mercato non ha riservato sorprese e Montella la facilmente confermato al centro del progetto. Rispostandolo a fare la mezzala (come ai tempi di Inzaghi), posizione quasi fissa nelle idee dell’Aeroplanino. In più il Milan gli ha rinnovato la fiducia, raddoppiandogli – manca l’ufficialità – l’ingaggio grazie ai lavori in corso con Raiola. Ma più che il nuovo contratto, la priorità è recuperare il vecchio Bonaventura.

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