Mirabelli, il primo nome per il Milan è Keita: affare possibile grazie ai cinesi

La missione finale da capo degli osservatori dell’Inter, potrebbe anche essere stata l’inizio del lavoro da ds con il Milan. Massimiliano Mirabelli domenica scorsa era a Verona per seguire Chievo-Lazio. Diversi, in casa biancoceleste, i profili interessanti secondo i nuovi padroni rossoneri. Non De Vrij o Biglia, o almeno non a gennaio, bensì Keita. Questa la vera suggestione, alla portata – il solito Lotito permettendo – dopo che i rapporto fra giocatore e società si erano completamente compromessi in pieno agosto; il caso, poi, venne risolto in qualche modo.

Il 21enne spagnolo-senegalese piace molto al prossimo capo dell’area tecnica di via Aldo Rossi, scelto da Fassone: non è un caso se nel recente passato una delle squadre più vicine al ragazzo – il quale avrebbe detto no ad alcune opzioni proprio per rimanere in Serie A – è stata proprio quella nerazzurra. Ecco perché l’accostamento al Diavolo è già pertinente. Pallino di Mirabelli, l’attaccante presenta le caratteristiche giuste per rafforzare la posizione di esterno. Un ruolo rimasto abbastanza scoperto nelle idee di Montella, che in estate ha chiesto (invano) a gran voce l’acquisto di Cuadrado; anzi, in primis di Pjaca. Galliani ha provato ad accontentarlo, però la permanenza a sorpresa di Bacca ha complicato i piani e fermato i movimenti offensivi: così l’allenatore si è arrangiato con Niang e Suso. Ma nel mercato invernale arriveranno i soldi dei cinesi, con la volontà/obbligo di spenderli subito per rafforzare il più possibile la rosa. Difficile, in quanto in inverno sarà complicato far spostare dei big, anche se quella di Keita sembra un affare diverso e percorribile. Lo riporta Tuttosport.

massimiliano-mirabelliDopo la tempesta – in sintesi: infortunio sospetto, le bizze del’ex Barcellona, la mancata cessione a Monaco (per le eccessive richieste di Lotito) – la Lazio ha deciso di reintegrarlo e adesso sta ragionando di proporgli il rinnovo fino al 2020, con l’inserimento di una clausola rescissoria intorno ai 25 milioni di euro. A proposito: nella gara del Bentegodi, Keita è entrato nella ripresa spaccando il gioco generale e risultando uno dei migliori in campo. Normale, quindi, aspettarsi un impiego in crescendo, pure per aumentarne la quotazione qualora chiedesse la cessione. Mirabelli e Fassone, intanto, monitorano la situazione.

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