Milan-Sassuolo un mese dopo: ora Bacca segna e la difesa non ha paura. Ecco le differenze

bacca (spaziomilan)A qualcuno sembrerà non proprio esaltante cercare nel Trofeo Tim un termine di paragone per i miglioramenti del Milan attuale, ma anche se l’amichevole estiva è poco più di una partitella, qualcosa da registrare e valutare successivamente lo lascia sempre.

Siamo a pochi giorni da Milan-Sassuolo che, come sottinteso sopra, si sono già incontrate un mese e mezzo fa, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, nel triangolare con il Celta Vigo (che vinse il Trofeo). Quel Milan era uno dei primi di Vincenzo Montella, che intanto provava schemi, moduli e giocatori potenzialmente migliori per la sua filosofia calcistica. Il risultato non fu esaltante: il Milan fu rimontato dai neroverdi e il match terminò 3-2. Falcinelli, Politano e Trotta resero inutile la doppietta di Niang. All’indomani di quella gara, sul banco degli imputati rossoneri finirono il reparto difensivo e Carlos Bacca, colpevole di aver sprecato due grandi occasioni da gol.

Un mese e mezzo dopo, il Milan ritrova gli emiliani, stavolta in casa propria, con miglioramenti importanti proprio là dove aveva avuto delle mancanze. Sì, perché la difesa adesso è solida, è il reparto che funziona meglio: nelle ultime tre partite non ha subito gol, nessuno ha fatto meglio dei rossoneri in Europa. Evidentemente, le “lezioni private” di Montella hanno fatto effetto quasi subito, perché dalle parti di Milanello erano anni che non si stava tranquilli dal centrocampo in giù.

L’altro “problema” evidenziato nella gara estiva contro il Sassuolo era Bacca: tormentato dai rumors, con le valigie pronte e poi disfatte, si temeva che il colombiano potesse aver perso gli stimoli giusti, e il match con gli emiliani sembrava averne dato una piccola conferma. Oggi, invece, Bacca è di nuovo il miglior realizzatore del Milan, con 6 presenze e 5 gol.

Un mese e mezzo dopo, quindi, il Milan ritrova il Sassuolo con molte certezze in più. La strada è ancora lunga e ripida, e domenica c’è da salire il prossimo gradino. Senza se e senza ma.

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