Milan, domani gli 85 milioni dei cinesi. Anche Costacurta per la nuova società

Dall’inizio di questa settimana, molto probabilmente domani, il Milan sarà più ricco. Precisamente di 85 milioni, ovvero la seconda parte della caparra cinese (concordata dallo scorso 5 agosto, quando venne firmato il preliminare). Denaro incoraggiante e fondamentale verso il mercato di gennaio: il primo, vero banco di prova dei proprietari orientali, i quali hanno già fatto intendere di voler intervenire subito e con investimenti consistenti.

Tra le indiscrezioni, svela La Gazzetta dello Sport, una riguarda il possibile contatto fra la Sino Europe e finanziatori vicini ad ambienti Gsr, gli ex soci di Yonghong Li nella vecchia cordata rappresentata da Galatioto e Gancikoff. I prossimi acquisti, a prescindere dai nomi, daranno il via a una nuova era: giocatori scelti dal management e finanziati dai soldi di Pechino. A Galliani verrà forse offerto un ruolo diverso e marginale, anche se rimane più probabile l’ipotesi dell’addio; per Berlusconi, invece, si parla sempre di presidenza onoraria. Parte dell’organico è stata definita per tempo: Fassone, in primis, dopo il closing in programma il 5 novembre assumerà le cariche di AD e direttore generale. Dal bonifico alla composizione della società, perché da circa metà settembre si avvieranno i contatti per organizzare proprio la dirigenza dell’immediato avvenire. Necessario un ds (in pole resta Ausilio seguito da Pradé, frenate per Bigon e Osti), come le nomi di un nuovo direttore finanziario e commerciale; nella comunicazione è attivo il Community Group, che accompagnò l’esordio di Thohir.

Costacurta MaldiniNei piani, poi, c’è la volontà di rilanciare anche la figura dell’uomo-immagine: uno storico ex rossonero che sia bandiera e ambasciatore del Milan in giro per l’Italia e nel mondo. Maldini è il preferito (e prescelto?), avanti ad Albertini e – a sorpresa – pure Costacurta, il cui ritorno ora sembra ben quotato.

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