Montella, che beffa: il mercato ha capovolto il suo Milan ideale

Dal 4 luglio al 1 settembre, dalla cena della speranza alle briciole. Il mercato può cambiare, capovolgersi e lasciare l’amaro in bocca: chiedere a Montella per credere. In piena estate, poco dopo l’annuncio in panchina, l’allenatore rossonero incontrava Galliani per pianificare le mosse dell’estate. Allora c’era anche Gancikoff, rappresentante nonché uomo di fiducia della cordata cinese, una presenza che sembrava significare investimenti pronti già per questa sessione. Invece no…

L’Aeroplanino, all’inizio, era convinto di poter ricevere qualche regalo di grande valore dalla società, impegnato in un lungo e difficile passaggio di proprietà. Voleva una squadra ricca di giocatori tecnici, palleggiatori in mezzo al campo e (almeno) un difensore forte nell’impostazione. E in attacco, suo punto di forza, spingeva per un big in grado di saltare l’uomo e fare la differenza grazie a qualità e rapidità. Oggi, ricorda Tuttosport, Vincenzo non è stato minimanente accontentato. Diversi, e solo in parte motivati, i problemi che non hanno permesso l’arrivo delle sue preferenze: da Musacchio, pur di arrivarci era disposto a sacrificare Bacca, a Zielinski, passando per Pjaca e Cuadrado. E l’insistente richiesta di Badelj. Sarebbe nato un Diavolo bello, prezioso e giovane, però ben presto la realtà ha indicato un brusco cambio di rotta: niente sogni, niente soldi.

BadeljLa cessione ai cinesi ha subito ennesimi rallentamenti, Gancikoff è sparito e così i tempi infiniti andavano a cozzare proprio con i tempi del mercato. Al punto che Mati Fernandez deve essere considerato quasi un lusso, date le condizioni generali. Per il resto sono arrivate discrete riserve, sperando possano sorprendere in positivo. I tifosi, intanto, sono ancora arrabbiati.

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