Montella, il collante fra campo e società. I cinesi al varco

Montella sa bene che il Milan, in questo momento, è decisamente aggrappato a lui e alle sue idee di calcio. In mezzo alla rivoluzione societaria, l’allenatore dovrà erigersi a punto di riferimento per squadra e tifosi, cercando di ottenere il massimo possibile fino alla prossima sosta e, di conseguenza, provare a raggiungere una posizione di classifica capace di invogliare ancora di più i nuovi proprietari a intervenire, in maniera decisa e importante, sul mercato di gennaio. Obiettivo, chiaramente, rinforzare una rosa rimasta sorprendentemente – in negativo – intatta dopo l’ennesima povera estate.

Se si aggiunge, poi, che il pupillo Mati Fernandez sarà indisponibile per almeno 2-3 settimane, allora cresce di importanza seguire l’allenatore da parte del gruppo. Tra infortuni e squalifiche, domani, cambieranno attacco e centrocampo, dove dovrebbe giocare il recuperato Poli, Sosa – da mezzala – e il solito Montolivo. Anche questo aspetto aumenta l’attesa per capire quello che effettivamente sarà l’11 ideale dell’Aeroplanino. A proposito: dopo il 2-4 di Napoli e la pausa Nazionali, c’è da spiccare immediatamente il volo verso i 3 punti. Aspettando i cinesi, l’ex Samp è spalleggiato da Galliani e Berlusconi, figure che però – salvo colpi di scena – dovrebbero andarsene nel breve periodo.

Yonghong LiYonghong Li, Fassone e soci lavorano rimanendo nell’ombra, evitando di presenziare a San Siro fino al closing, probabilmente con il derby del 20 novembre che sembra essere lì apposta come passerella d’onore. Calma. La parola d’ordine di Montella, riuscito, secondo Tuttosport, a isolare i giocatori dalle faccende esterne e concentrandoli esclusivamente sul campo: qui si riparte, qui si gioca, da qui può partire il cambiamento.

Impostazioni privacy