Un Sassuolo dopo. Donnarumma per una porta inviolata

Periodo simile, partita simile. Cambia il contesto e la situazione personale. Per Gigio Donnarumma il Sassuolo è la partita del primo bilancio della carriera. Un anno è passato, è cambiato allenatore, da Mihajlovic a Montella, la squadra sembra un filino più bilanciata di com’era all’epoca, e la società Milan dai grandi dubbi di allora è nel pieno di un passaggio di consegne. In tutto ciò il Milan di oggi sembra potersela giocare con più chance contro i neroverdi di Di Francesco che sono una solida realtà e non più una cenerentola.

Se guardiamo al rendimento della squadra in quest’ultimo periodo appare evidente come il risultato più grande sia la striscia di imbattibilità che la difesa rossonera sta riuscendo a mantenere: sono ormai tre le gare consecutive che Donnarumma riesce a tenere la porta inviolata. Non solo, è lui il vero e proprio supereroe del reparto: è vero che Romagnoli e soci stanno garantendo una buona dose di attenzione e concedono poco, ma le occasioni che gli avversari si costruiscono difficilmente si trasformano in gol, proprio grazie alla mostruosa agilità tra i pali dimostrata dal giovane estremo difensore. Per l’attacco neroverde, orfano ancora di Berardi che segnò il 25 ottobre dell’anno scorso nella gara che finì 2-1 per il Milan a San Siro, il problema principale sarà proprio superare l’estremo difensore.

donnarummaIn un’ottica romantica della scena, Donnarumma, a soli 17 anni, sembra proprio essere l’erede delle bandiere rossonere: rappresenta il prodotto delle giovanili che esordisce da campione e nel tempo si conferma tale. Il problema del rinnovo è però di quelli seri. Donnarumma è cresciuto ed è diventato il campione di cui il Milan ha bisogno, ora che il Milan ritorni ad essere quella vetrina dove Donnarumma può mostrarsi proprio in quanto campione.

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