SM RELIVE/ Montella in conferenza: “Domani la gara perfetta per i giocatori: fuori orgoglio e rabbia. Mio sfogo? Non smentisco né confermo, ma squadra sensibile”.

Dal nostro inviato a Milanello, Daniele Castagna

La necessità di tornare subito a fare punti. E’ questo l’unico pensiero in casa rossonera dopo il ko interno contro l’Udinese e la sconfitta di Napoli. Tre punti in tre partite e ora la trasferta di Genova contro la Sampdoria di Giampaolo. Montella in conferenza stampa presenta la partita. Seguite con noi le sue dichiarazioni.

RIVIVI LA CONFERENZA DI MONTELLA

– Sulla Samp: “Penso a domani, dobbiamo dimostrare tutto come approccio, mentalità e coraggio. Domani è la partita perfetta per dimostrare chi siamo, soprattutto a noi stessi”.

–  Sulle emozioni: “Sono molto contento di quello che sto facendo qui. L’ultima partita di Champions che ho visto dal vivo è stato proprio il Milan-Barcellona 2-0, con gol di Muntari”.

– Sui punti: “Abbiamo bisogno di punti, che la squadra ne sia ben consapevole. Ripeto: in campo, domani, mi aspetto rabbia e orgoglio”.
– Sulle bandiera nel Milan: “Prematuro parlarne, non devo farlo nemmeno io. Le strategie societarie le devono fare altre. Io posso dire le esigenze, magari, ma non devo né fare nomi né scalette su chi può o deve arrivare”.
– Sulla Champions: “A me manca l’Europa League (ride, ndr)… Io mi accontento di poco, qui siete abituati bene”.

– Sulle scelte fatte: “Quando si perde si ha sempre torto, quindi a posteriori farei scelte diverse. Siamo a inizio stagione, quindi delle scelte sono anche motivate. A centrocampo eravamo in difficoltà. Jack è rimasto in campo perché sapevo che Sosa e magari anche Poli non reggevano i 90′, quindi aspettavo l’evolversi della gara. Poi l’infortunio di Antonelli ci ha complicato i piani”.

– Sulle colpe: “Non scarichiamo sempre la colpa sui giocatori, piuttosto accusate anche me”.

– Sulla sfogo nello spogliatoio: “Ditemi cosa volete sentirvi dire e ve lo dico (ride, ndr)… Tanto ormai i giornalisti entrano ovunque… Chiariamo: non dirò mai quello che la gente vuole sentirsi dire, o quello che i giornalisti provano a strapparmi di bocca. Io sono fedelissimo ai miei giocatori: con alcuni devi usare dei metodi, con altri diversi. Gli voglio bene come dei figli: ognuno ha il proprio carattere, ma massimo rispetto per loro. Sono con i calciatori, sono a loro disposizione”.

– Sull’accoglienza negativa di Marassi: “Mi dispiacerebbe, anche se me l’aspetto e sono pronto. L’affetto rimarrà totale, anche di più verso i colori della Samp. Saremo avversari, ma il passato non si dimentica. Sono un professionista e adesso penso al Milan”.

– Sullo sfogo: “Sono molto riservato. Spetta all’allenatore rivolgere opinioni alla squadra”.

– Sulla sensibilità della squadra: “I ragazzi erano e sono molto dispiaciuti per la sconfitta con l’Udinese, proprio perché sono sensibili. Così si trascinano addosso le paure: questo è il problema. Così non si pensa positivo. Dobbiamo essere bravi, giocatori in primis, a dispiacersi ma a reagire con rabbia”.

– Sulla prossima partita: “Mi aspetto risposte in allenamento, una reazione della squadra. Domani non voglio vedere che si accetti l’andamento della gara, che si venga trascinati giù. Mi aspetto orgoglio e personalità, rabbia”.

– Sulle parole uscite dallo spogliatoio: “Pubblicamente non ho detto nulla. Non smentisco ma nemmeno confermo di aver detto “non avete le p…”. Le cose dello spogliatoio rimangono lì per me”.

– Su Niang: “Niang è un giocatore importante, si mette a disposizione della squadre e la squadra lo supporta. In partita, a volte, ha delle pause che deve cancellare. Ma non diamogli tutte le pressioni addosso, ci sono anche i compagni”.

– Sulla partita: “Pensiamo a noi, alle nostre qualità: dobbiamo giocare meglio e di più, con continuità”.

– Su Montolivo e Abate: “Quando le cose non vanno bene, è normale che i giocatori più importanti vengano più criticati. Normale e giusto che sia così, ognuno si deve prendere le proprie responsabilità in base al ruolo che ricopre”.
Sulle critiche: “Anche io devo essere criticato, certo. Fa parte del mio lavoro”

– Sulle responsabilità: “Qui lo si dice da tanto, nulla di nuovo. Un aspetto che sento spesso, cercheremo delle soluzioni”.

– Sul Milan: “Conoscevo la storia del Milan, quella attuale ora la conosco di più. Dobbiamo crescere, possiamo farlo insieme: ci sono idee di gioco diverse, dobbiamo impararle e nel tempo raccogliere. Non sono preoccupato. Di domenica ci si ricorda la sconfitta, ma la prestazione non è stato solo negativa. Non dobbiamo perdere né le certezze né l’equilibrio, nei giudizi e nelle prove della squadra”.

– Su Calabria: “Una risorsa, assolutamente. Lo abbiamo tenuto fermamente, con grande convinzione in estate anche da parte della società. Siamo in tanti come terzini, ma Calabria può sicuramente starci in questa rosa. Merita il Milan”.
– Sull’avversario: “La Samp è cambiata, anzi è stata rivoluzionata e con logica in base alle idee tattiche di Giampaolo. Hanno più punti di noi, ma i conti si fanno a lungo termine e le partite durano 95′”.

– Sul carattere: “Non deve mancare l’orgoglio. L’orgoglio di indossare la maglia del Milan, di reagire in questo momento. Orgoglio e responsabilità, chiedo questo”.

– Sulla Samp: “Domani mi aspetto la stessa densità e la stessa compattezza della gara con l’Udinese. Ma la Samp è più brava ad attaccare alto l’avversario, quindi ce l’aspettiamo così, con la difesa che avanza”.

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